Esasperati e abbandonati ma comunque determinati a recuperare quella identità professionale che li ha portati ad essere, per decenni, una risorsa da sfruttare. I 33 dipendenti del CIAPI di Chieti Scalo che alla fine di maggio hanno concluso anche la Cassa Integrazione in deroga e che ora sono in una sorta di limbo in attesa che qualcosa succeda con l’ente di appartenenza che ha un debito certificato di 5 milioni e 80 mila euro. Oggi si sono riuniti in assemblea per fare pressing sulla Regione alla quale chiedono di dare seguito alla nomina di un amministratore / commissario per vedere nuovamente ricostituiti gli organi di gestione politica e di controllo dell’ente.
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