Ciapi – La Regione la trasforma “in house” per salvare tutti i lavoratori

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ciapiDa “carrozzone improduttivo”, come più volte descritto dall’assessore regionale della giunta Chiodi, Paolo Gatti, a società “in house” capace di scommettere sul proprio futuro. Volta pagina in questi termini il Ciapi di Chieti scalo. Due le parole d’ordine del nuovo corso: tutelare e rilanciare rispettivamente i livelli occupazionali e la struttura, il tutto puntando alla trasformazione dell’ente in società “in house” in grado di autosostenersi. E’ quanto emerso dalla riunione svoltasi a Pescara per esaminare la situazione del Ciapi, cui hanno partecipato il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, l’Assessore alle politiche del lavoro Marinella Sclocco, il Direttore generale Cristina Gerardis, i Direttori Tommaso Di Rino, Carmine Cipollone e Stefania Valeri e i Dirigenti Marco Valeri e Carlo Amoroso. “La Regione non si sottrarrà alle sue responsabilità – ha commentato il Presidente D’Alfonso – poiché detiene il 97% delle quote dell’ente. Per noi il Ciapi è una struttura strategica per la quale chiederemo il riconoscimento anche all’Unione Europea, trasformandola in società “in house” in grado di avere i mezzi per autofinanziarsi attraverso attività tecniche che altrimenti verrebbero esternalizzate”. Per arrivare a tale scopo si punterà alla razionalizzazione della gestione e ad immaginare ambiti che siano coerenti con la programmazione comunitaria. L’Assessore Sclocco ha spiegato le prossime mosse della Regione per dare un futuro al Ciapi: “Ripianare i debiti, corrispondere le mensilità arretrate ai 33 dipendenti e ridare al personale la dignità del lavoro, perché nel piano di rilancio ci sarà anche la valorizzazione delle competenze e la definizione di ciò che potrà essere fatto. In questi anni è mancato completamente il controllo da parte della Regione e vogliamo riprendere in mano le redini della gestione; in ogni caso, è nostra ferma volontà tutelare i livelli occupazionali”. “Vorrei capire dove e come D’Alfonso pensa di trovare ben 4 milioni di euro nel Bilancio regionale considerando, tra l’altro, che questo tipo di intervento non è consentito dalle normative vigenti. Trattandosi poi di una struttura pubblica dove sono gli atti ufficiali? – a parlare è Mauro Febbo consigliere regionale di Forza Italia. “Apprendiamo con sorpresa – prosegue Febbo -, ancora una volta dalla stampa, che D’Alfonso vorrebbe mettere in campo una serie di interventi con l’obiettivo di salvare il Ciapi, cosa che mi troverebbe anche d’accordo ma purtroppo quella del Presidente è l’ennesima boutade elettorale che questa volta riguarda la città di Chieti, dove è in corso la campagna elettorale in vista delle elezioni comunali del 31 maggio”.
“Di spot come questo però – conclude Febbo – ne abbiamo già visti troppi: basti pensare ad Abruzzo Engineering o al Mario Negri sud per il quale il Presidente e il Sottosegretario D’Alessandro avevano garantito un progetto di salvataggio :sappiamo tutti come è andata a finire!”.

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