video » Cicas: pochi fondi per le casse in deroga

sixtyUna riunione quella di ieri in Regione a Pescara del CICAS, il Comitato di Intervento per le Crisi Aziendali e di Settore, specchio fedele della crisi profonda che il mondo del lavoro sta attraversando specie alla luce dei fondi che dal Ministero vengono dimezzati e centellinati davvero.
Un tavolo quello del CICAS costretto a fare i conti con da un lato i 42 milioni di euro quantificati dalla regione Abruzzo per fronteggiare parte della mobilità in tutte e quattro le province dall’altro  i 14 milioni poi effettivamente erogati dal Ministero e quindi girati alla Regione.
Come rispondere, insomma, agli oltre 6 milioni di ore di cassa integrazione macinati in appena 2 mesi nel solo Abruzzo? Spartendo le briciole ministeriali tra un po’ tutte le aziende finite nel baratro della cassa piuttosto che della mobilità e non fa eccezioni, in tal senso, lla Sixty di Chieti scalo per i cui lavoratori lunedì è scaduta la cassa integrazione straordinaria e per la quale anche la firma del 19 scorso in provincia a Chieti nulla o quasi ha potuto se non fermare tempo e volontà sul ricorso alla cassa in deroga per 355 lavoratori e fino al 25 maggio.
Quanto alla riunione di ieri del CICAS  per la Sixty è statpo deliberato che i pochissimi fondi disponibili sono destinati ai lavoratori che hanno usufruito della cassa per i mesi di gennaio e fabbraio. Laddove per i mesi di marzo e aprile si rimanda ad una prossima riunione che , ad oggi, sarebbe stata fissata per metà aprile. Per i lavoratori della Sixyu, dunque,  la sola speranza chela richiesta di cassa in deroga sia stata inoltarta dall’azienda entro la data di scadenza che era il 20 marzo, ossia mercoledì scorso e che questa, comunque, non rappresenti solo una sorta di stand by in attesa di decisioni che saranno prese, ci si augura, nei prossimi mesi.
Se , intanto, l’Inps alla luce della deliberazione del CICAS pare abbia garantito che quanto dovuto ai lavoratori Sixty e non solo sarà corrisposto entro la fine della prossima settimana, per l’azienda di Chieti scalo resta il grande enigma del cosa la nuova proprietà intenda fare di marchi, brand, creatività e professionisti di una moda, quella del gruppo Sixty, capace di calcare le passerelle di tutto il mondo e ora relegata a scorta di sè stessa con un orizzonte nero e fosco al tempo stesso.


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