“La CISL e la CISL FP hanno sempre espresso il proprio consenso a tutti gli iter di riforma che comportano una maggiore efficienza degli enti, una migliore organizzazione degli stessi e una significativa riduzione delle spese infruttuose”: è quanto si legge in una nota diffusa dalla Cisl Abruzzo.
“L’approvazione della legge n.35 del 26 agosto 2014 ha apportato le modifiche alla L.r. n.77 ed è stato avviato dalla nuova giunta l’iter di riforma della riorganizzazione della Regione. Dopo nove mesi di gestazioni, finalmente, i sindacati sono stati convocati per l’avvio delle consultazioni sulla proposta del progetto di riforma e le riorganizzazioni formulate dai direttori dei dipartimenti.
Fino ad oggi”, continua la nota, “la mancanza di chiarezza e l’assenza di un confronto con il sindacato sui futuri assetti dell’ente hanno indebolito l’incisività dell’azione amministrativa regionale con conseguenze negative sulle attività produttive”.
Per la Cisl l’incertezza ha generato tra i dirigenti e i dipendenti della Regione una demotivazione che certamente non ha contribuito a costruire quella “Regione veloce e facile”, slogan ricorrente nella campagna elettorale del presidente D’Alfonso.
La CISL auspica che dal confronto si apra una nuova stagione per l’ente Regione, per i cittadini e le imprese dell’Abruzzo. Le preoccupazioni si estendono anche sul protrarsi dei ritardi nella riforma dei consorzi industriali. L’ARAP (agenzia regionale delle attività produttive) non può rimanere un contenitore vuoto senza indirizzi precisi, dove le cinque anime dei vecchi consorzi industriali continuano ad andare per la loro strada.
“Il futuro dell’agenzia è rappresentato dai servizi erogati dagli ex consorzi e da nuovi servizi che dovranno essere messi a disposizione delle imprese: la depurazione dei reflui, il trattamento delle acque, la produzione di acqua industriale. Il buon funzionamento e l’efficienza di queste infrastrutture rappresentano la vita stessa dell’ARAP, che deve coordinare tutti servizi alla imprese con la stessa efficienza ed efficacia in tutto il territorio regionale. La razionalizzazione e l’ottimizzazione della politica industriale rappresentano la vera svolta della politica industriale della Regione Abruzzo, – dichiarano Maurizio Spina, Segretario Generale CISL e Vincenzo Traniello Segretario Generale CISL Fp.”
L’ARAP non può più permettersi di rimanere ancora priva di un direttore generale.
“E’ auspicabile che nel più breve tempo possibile si parta con l’iter riformatore, con un confronto serrato per recuperare il tempo perso in modo da far decollare veramente il nuovo soggetto regionale ARAP, così da rappresentare un vero laboratorio di programmazione per il rilancio dello sviluppo industriale”, chiedono Spina e Traniello.
“E’ necessario uno sforzo da parte di tutti, politici e amministratori e parti sociali, di un cambio immediato di mentalità, – sottolineano i due Segretari della CISL. L’Assessore alle Attività Produttive, Giovanni Lolli, che da tempo è conoscenza dei ritardi della riforma dei Consorzi, tace, come pure il Presidente Luciano D’Alfonso, da cui ci si aspetta una presa di posizione chiara e netta”.
In queste ultime settimane le cronache dei quotidiani locali sono state occupate dalle proteste di cittadini e sindaci per la chiusura dei punti nascita. Le proteste a volte giuste e a volte strumentali sono il frutto di una politica sanitaria (commissariata) che utilizza la politica dei due tempi che in un settore delicato come la sanità non è accettabile.
La CISL, insieme alla Federazione del Pubblico Impiego, ha sempre chiesto una riorganizzazione complessiva del sistema sanitario abruzzese non più centrato sull’ospedale ma su una rete territoriale fatta di distretti sanitari, funzionanti, e di punti di primo intervento che devono costituire la struttura portante della medicina territoriale dove il cittadino può fruire prestazioni di diagnostica, clinica e strumentale, sanitarie e potenziare contestualmente la rete dell’emergenza ed urgenza..
“Un processo di riqualificazione e di ottimizzazione delle risorse che individua l’ospedale come luogo esclusivo della cura delle acuzie, – così hanno concluso Maurizio Spina e Vincenzo Traniello, la conferenza stampa organizzata questa mattina al Caffè letterario di Pescara.
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