La Cisl, con una nota, torna sulla questione dei tagli previsti dal decreto nella sanità privata. In particolare il sindacato, dopo aver riconfermato gli accordi con Cgil e Uil, ha ribadito la necessità che la Regione Abruzzo si impegni affinché il governo emani un provvedimento per modificare le modalità di contabilizzazione della fatturazione consuntiva delle cliniche private per il 2011 che è poi l’anno oggetto dei tagli.
La Cisl, preso atto che la Regione si è detta favorevole alla rivisitazione del decreto, ha ricordato che ci sono stati fatti oggettivi, tra cui il terremoto, che hanno fatto fallire in quegli anni 2 cliniche private mentre una è rimasta disastrata proprio dal sisma. La conseguenza naturale è stata che le tre cliniche non hanno prodotto fatturazione nel 2011 per causa di forza maggiore ma ciò nonostante prese come riferimento ai fini del computo totale. Si è quindi determinato una diminuzione del budget di circa il 10% a fronte dello 0,5% previsto dal Dl 95 del 2012. Il tutto, sempre secondo i sindacati, mette realmente a rischio i livelli di occupazione ed erogazione dei servizi sanitari. In conclusione la Cisl sottolinea che attiverà le proprie strutture nazionali per sensibilizzare il ministro della salute su questo problema.

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