video » Città S. Angelo: tragedia in fabbrica fuochi d’artificio. Una vittima, un ragazzo di 22 anni, tre dispersi e otto feriti

Giulianova porto
di giacomo alessioCol passare delle ore sono sempre più esili le speranze di trovare in vita i tre dispersi nella doppia esplosione di questa mattina nella fabbrica di fuochi pirotecnici Di Giacomo di Villa Cipressi a Città S.Angelo, mentre sono fuori pericolo di vita ma in prognosi riservata i due più gravi tra gli otto feriti ricoverati negli ospedali di Chieti, Pescara e Penne. L’unica vittima ufficiale è al momento Alessio Di Giacomo (nella foto) di 22 anni, figlio del titolare della ditta, Mauro di 45 anni, che invece è tra i dispersi nell’area della tragedia, insieme a Federico Di Giacomo, fratello del titolare, e Roberto Di Giacomo, un altro parente. Terribile la fine del giovane Alessio. Era tra le persone inizialmente soccorse dagli uomini del 118, intervenuti dopo la prima esplosione, quella delle 10.10. Sul posto c’era anche una prima pattuglia dei vigili del fuoco, accorsa per spegnere il rogo. Alessio ha voluto comunque raggiungere la zona del primo boato per ritrovare il padre: ma è stato ucciso dalla seconda esplosione che lo ha travolto, assieme ai vigili del fuoco. Tra le persone messe in salvo dai soccorritori la nonna della vittima e la badante. Quest’ultima e’ stata portata in salvo dai Carabinieri di Montesilvano prima della seconda esplosione. La nonna e’ stata recuperata subito dopo ed e’ stata trasportata all’ospedale di Penne in buone condizioni.
Sono arrivati anche i RIS da Roma per stabilire le cause della esplosione, e soprattutto si attende la conclusione del lavoro degli artificieri prima di proseguire nelle ricerche dei dispersi. La situazione è di estremo pericolo, come ha sottolineato ancora questo pomeriggio il Prefetto D’Antuono 
La Procura di Pescara, ha riferito il procuratore aggiunto Cristina Tedeschini, anche lei a Villa Cipressi dopo l’esplosione insieme al pm Giusti, ha aperto un fascicolo per incendio colposo, disastro colposo e omicidio colposo forse plurimo, considerato che ci sono tre dispersi. Si tratta, e’ stato spiegato, anche di un’area di deposito giudiziario: qui venivano depositati i botti illegali sequestrati dalle forze dell’ordine. I tempi previsti per la bonifica sono di 3 – 4 giorni e bisogna tenere conto che c’e’ un deposito di polvere pirica pericolosissima non coinvolto dall’incendio. E’ una ditta antica e molto seria”, ha ribadito anche il Prefetto.
Le due violentissime esplosioni sono state avvertite per chilometri e chilometri. Si è innescata una vera e propria reazione a catena tra le undici piccole casamatte piene di esplosivi, il capannone principale della fabbrica e le abitazioni circostanti della famiglia di Giacomo. Pezzi di cemento pesanti decine di chili sono piovuti dappertutto per diversi chilometri come schegge infuocate di una unica grande bomba. Nelle abitazioni vetri, mobili e porte sono stati divelti dallo spostamento d’aria.
Incendi si sono sviluppati nelle colline circostanti, tanto da richiedere l’intervento degli elicotteri e dei canadair. Massiccia la mobilitazione della Protezione civile che ha improvvisato un ospedale da campo per le prime cure ai feriti.


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