Una gestione caotica e clientelare della ricostruzione, portata avanti senza una vera programmazione pluriennale dei finanziamenti, per cui la gente vive come sospesa nel tempo, nell’impossibilita di sapere quando potrà rientrare nelle proprie case. E poi, scelte sbagliate e affidate al caso sulla pianificazione urbanistica, che si traduce nello stallo della ricostruzione, soprattutto nel centro storico della città e delle sue decine di frazioni. E’ impietoso il giudizio che i cittadini del comitato civico “Comitatus aquilanus” da’ della gestione post sisma targata Cialente, rea di aver determinato la fuga dalla città di tante famiglie. Alti i costi dello smaltimento delle macerie, insostenibile il patrimonio immobiliare delle cosiddette new town, pericoloso il dilagare della criminalità nell’ambito dei fondi per la ricostruzione. Una strada diversa per rendere efficiente. La macchina organizzativa della ricostruzione esiste secondo i cittadini del comitato. Manca, forse, la volontà politica.