In tempi di crisi economica il costo dell’affitto rappresenta una delle voci di spesa più difficili da sostenere. Nel centro di Pescara, dove i canoni vanno dai 3mila ai 5mila euro per circa 50metri quadrati, ci sono oltre 700 negozi sfitti. Il tasso di disoccupazione sfiora il 9% ed i consumi sono precipitati in maniera drastica. Le numerose lamentele dei commercianti sono state raccolte dai vertici della Confesercenti di Pescara che stamani hanno incontrato l’assessore comunale Marcello Antonelli ed i rappresentanti dell’Uppi, l’unione dei piccoli proprietari d’immobili per affrontare la questione dei canoni e del rilascio dei certificati di agibilità che molto spesso provocano pesanti  ritardi per l’apertura di nuove attività. Il Direttore di Confesercenti Pescara, Gianni Taucci, ha riferito che martedì 19 marzo le parti interessate si incontreranno nuovamente e si conta per quella data di aver trovato un accordo tra Comune, Camera di Commercio, UPPI Asl e Confesercenti per agevolare le pratiche e premiare i più meritevoli. Sono sempre più numerosi i commercianti che non riescono a pagare gli affitti con regolarità. Il disagio si sussurra e pochi ammettono apertamente che esistono grosse difficoltà. In molti hanno provato a chiedere riduzioni , a contrattare per diminuire il canone alla scadenza del contratto prima di arrivare alla drastica decisione di chiudere i battenti.

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