E’ stato condannato a 4 anni di reclusione con il rito abbreviato, l’uomo di 36 anni di Atessa (Chieti), arrestato il 15 aprile scorso con le accuse di maltrattamenti aggravati e lesioni aggravate su moglie e quattro figli minori.
Il Pm Rosaria Vecchi del Tribunale di Lanciano, aveva chiesto una pena a 6 anni di reclusione, ma il gup Massimo Canosa ha concesso le attenuanti generiche perché l’uomo è incensurato. Lo stesso giudice ha rigettato la richiesta si scarcerazione dell’uomo, che resta in cella a Lanciano, per mancanza di un centro di cura e di un piano terapeutico.
Nel corso dell’inchiesta, con indagini affidate alla Polizia, lo scorso giugno due dei quattro figli furono ascoltati in incidente probatorio e confermarono le accuse. All’uomo è stata tolta la patria potestà. L’abitazione dove la famiglia viveva in condizioni igienico-sanitarie pessime è stata sgomberata su ordinanza del sindaco.
Attualmente i bimbi e la madre sono ospitati in un centro d’accoglienza. Il legale dell’uomo, che aveva chiesto l’assoluzione o, in subordine, il minimo della pena, ha preannunciato ricorso in appello contro una sentenza che ritiene “spropositata”.