Confcommercio: in Abruzzo ancora saldo negativo imprese

dati impreseNel 2014 la nati-mortalità delle imprese del terziario di mercato, anche in Abruzzo è stata peggiore che nel 2013. Il saldo nella nostra regione supera per la prima volta storicamente Quota 1000 (1086). L’indicatore dei consumi di Confcommercio (ICC) evidenzia negli ultimi mesi una modesta crescita congiunturale di due decimi di punto ed i dati sull’occupazione sottolineano, sul piano statistico, che abbiamo raggiunto un numero eccezionalmente basso e cioè il minimo assoluto da quando disponiamo di serie storiche sul tema ( dal 2014). Il bonus di 80 euro, sinora, non ha ottenuto quel consolidamento della fiducia in cui tutti noi speravamo, infatti il PIL ed i consumi per abitante, purtroppo, evidenziano ancora il segno meno (2008/12 -1,6% 2013 -4,3%) e in Abruzzo risultano ancor più bassi rispetto alla media (media Abruzzo -4,3% – media Italia -3,8%).

“Si può e si deve fare di più. A partire” -afferma Confcommercio-“proprio dalla volontà e dal coraggio di famiglie e imprese che stanno facendo il massimo possibile per sostenere consumi, investimenti e occupazione in un contesto ancora straordinariamente difficile. Per tradurre questo spirito latente in effettiva crescita la strada è una: ridurre il bilancio pubblico, emendandolo da sprechi e inefficienze, e rendere la burocrazia più veloce ed efficiente, per incamminarsi lungo la strada della riduzione del carico fiscale. Nonostante questo quadro generale che desta preoccupazione, in Abruzzo il terziario di mercato assorbe attualmente ben il 65,7% dell’occupazione esistente e registra iscritte circa 75.000 imprese dei settori commercio, turismo e servizi (il 58,4% delle aziende operanti in Regione). A fronte di numeri cosi rilevanti per l’economia abruzzese e che sono oramai consolidati” -afferma Confcommercio-“non abbiamo visto da più di un decennio la Regione mettere in campo politiche attive e risorse dedicate al nostro settore che invece i dati su esposti richiederebbero e che, a nostro avviso , la realtà dei fatti imporrebbe. È tempo quindi di aprire con decisione una “VERTENZA DEL TERZIARIO DI MERCATO” in Abruzzo e di richiedere interventi mirati alla realizzazione di progettualità che possano restituire ad un comparto cosi importante una prospettiva di ripresa nell’interesse dell’intera economia abruzzese, che può e deve riprendere il sentiero della crescita e dello sviluppo di cui in passato è stata capace”.

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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