Confcommercio Pescara, insostenibile il peso della fiscalità locale

soldi-euroLa Confcommercio di Pescara interviene per commentare i dati sulla fiscalità locale emersi da un’analisi della Confcommercio Nazionale realizzata in collaborazione con il CER-Centro Europa Ricerche. “I dati diffusi sono davvero preoccupanti e sostanziano il fallimento del federalismo fiscale per come è stato attuato fino ad ora. Infatti, il federalismo fiscale negli intenti avrebbe dovuto responsabilizzare gli enti pubblici e razionalizzare i meccanismi di spesa, mentre nella realtà ha solamente costretto gli enti locali ad aumentare la fiscalità locale per far quadrare i bilanci impoveriti da minori trasferimenti dallo Stato. Questo purtroppo ha portato negli ultimi venti anni ad un aumento medio del 500% delle imposte locali, con picchi ben maggiori nelle regioni del meridione fra cui l’Abruzzo, che risulta al terzo posto nella graduatoria della pressione fiscale locale. E’ un dato questo davvero preoccupante che ha conseguenze immediate sulla nostra economia poiché scoraggia nuovi investitori, penalizza le imprese esistenti e allontana dal nostro territorio anche i residenti. Insomma, la competitività del nostro territorio nel contesto nazionale è ai minimi ed occorre quindi intervenire immediatamente per ridurre la pressione fiscale locale. Chiediamo che la Regione Abruzzo convochi al più presto gli enti locali, le associazioni di categoria e tutti i portatori di interesse, al fine di impostare una strategia comune per ridurre la fiscalità locale e riportare la nostra regione almeno all’interno della media nazionale. Come Confcommercio Pescara abbiamo già scritto a tutti i comuni della provincia per confrontarci sulla fiscalità di loro competenza ed in particolare sulle aliquote da applicare in materia di IMU e sui regolamenti da varare in materia di Tares, al fine di applicare la nuova e preoccupante tassa rifiuti in maniera meno penalizzante per le imprese rappresentate. La crisi economica sta già costringendo tante aziende a chiudere; non possiamo permetterci di peggiorare la situazione a livello locale con livelli di tassazione insostenibili per le nostre aziende e per i nostri cittadini. Per far quadrare i bilanci non bisogna aumentare le imposte ma attuare una riduzione vera e razionale delle spese”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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