Una data storica: oggi l’Assemblea Generale di Confindustria sancisce la fusione tra Chieti e Pescara. L’evento, che si tiene presso il padiglione espositivo della Camera di commercio, al Foro Boario di Chieti scalo, è trasmesso in diretta tv su Rete8 e in streaming sul web (ore 11.30). E’ l’atto conclusivo di un lungo iter amministrativo che ha mosso i primi passi il 18 settembre del 2012. Al termine di un incontro congiunto delle due sezioni provinciali, i rispettivi presidenti (Paolo Primavera per Chieti ed Enrico Marramiero per Pescara) sottoscrissero la delibera del progetto di fusione. A Chieti era atteso anche il Presidente nazionale di Confindustria, Giorgio Squinzi, che però ha fatto sapere di avere altri impegni.

Il 18 settembre di due anni fa fu il Dir. Generale di Unindustria Lazio, Maurizio Tarquini, a testimoniare un esempio di fusione, quello appunto del vicino Lazio, già andato in porto e già all’epoca operativo: in Unindustria Lazio erano, infatti, appena confluite tutte le strutture Provinciali di Confindustria della regione con la sola eccezione di Confindustria Latina. Come deliberato nel 2012, la nuova realtà Confindustria Chieti-Pescara aggregherà i servizi e le strutture di due Associazioni che insieme rappresentano oltre 1000 imprese, pari a circa il 65% del PIL Abruzzese, ed insistono su un’area metropolitana con oltre mezzo milione di abitanti.
Obiettivo dichiarato e da subito sposato dai due giovani presidenti territoriali quello di fare efficienza e soprattutto migliorare la qualità dei servizi offerti alle imprese puntando ad ampliarne il numero. Eloquente una dichiarazione congiunta di Primavera e Marramiero in cui ben si evince lo spirito che ha guidato la lungimiranza del progetto: “In questo momento in cui i rappresentanti politici del territorio ancora non trovano una rotta per governare il cambiamento nel riassetto delle Province – scrivevano i due presidenti in una nota congiunta -, la rappresentanza del mondo produttivo, che in momenti non sospetti ha avviato un percorso di efficienza, abbandona personalismi e localismi, andando anche oltre l’iniziale progetto nel momento in cui la quasi totalità degli intervenuti auspica la fusione oltre che dei servizi anche della rappresentanza (unica Presidenza ed unica Giunta – che ad ogni buon conto ricordiamo essere cariche a titolo gratuito!) mandando un messaggio forte alle imprese ed al territorio che vivono forse il peggior periodo della loro vita”. Un evento, quello di oggi, la cui cassa di risonanza sarà massima grazie alla nostra diretta televisiva e a quella streaming via web.