Consiglio Regionale: Bracco alla Cultura? Il M5S ne chiede le dimissioni

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Consiglio RegionalePolemiche roventi nella seduta del Consiglio Regionale in svolgimento a L’Aquila. Il M5S Abruzzo chiede le dimissioni del consigliere pentastellato Leandro Bracco che ha accettato la proposta di delega alla Cultura del presidente della Regione Luciano D’Alfonso. “Quello che è per noi importante sottolineare – afferma in una nota il M5S – è che nel Movimento5Stelle non è assolutamente contemplata la possibilità, come suggerito da Leandro Bracco, di far parte contemporaneamente della maggioranza e dell’opposizione, o, per meglio dire, di tenere un piede in due scarpe. Bracco ha deciso di accettare la proposta della maggioranza e così facendo ha deciso di autoescludersi dal M5S. Ora dovrà assumersene ogni responsabilità di fronte ai cittadini che lo hanno votato e a tutti gli elettori del Movimento. Bracco si faccia da parte e lasci la possibilità a quanto invece credono ancora fermamente nei nostri ideali e condividono pienamente il nostro sogno”.

Altre proteste per la chiusura dei punti nascita

No alla chiusura dei punti nascita in Abruzzo. A ribadirlo sono le opposizioni in Consiglio Regionale, per una volta unite nella battaglia in difesa del “diritto della donna a una maternità sicura a garanzia dei nascituri”. La decisione della Regione di chiudere le strutture a Penne, Sulmona, Atri e Ortona, scaturisce dal Patto della salute tra Governo e Regioni siglato nel 2009 e che l’attuale ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, vuole applicare. Alla scelta del Governo è seguito poi, il decreto del commissario ad acta alla Sanità, il presidente Luciano D’Alfonso. Sul piede di guerra anche i sindaci dei quattro Comuni che si troveranno, di qui a breve, senza più punti nascita. Intanto, la battaglia prosegue nella massima assise regionale, con il consigliere del M5s Domenico Pettinari che chiede “tagli agli sprechi come il Ponte sul cielo voluto da D’Alfonso e sanità di qualità” e quello di Forza Italia Mauro Febbo che contesta i dati forniti dal Comitato regionale per il percorso nascita. A difendere la riorganizzazione della sanità regionale è l’assessore Silvio Paolucci. “E’ stata una commissione istituita ad hoc di medici e pediatri – ribadisce – a individuare nei punti nascita con meno di 500 parti all’anno quelli da sacrificare”. Oggi, davanti al Consiglioregionale, la protesta dei sindaci di Atri (Gabriele Astolfi), di Penne (Rocco D’Alfonso), di Ortona (Vincenzo D’Ottavio) e di Sulmona (Giuseppe Ranalli). 
(di Marianna Gianforte)

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