La maggioranza di centrosinistra in Regione va avanti con la chiusura dei punti nascita di Sulmona, Atri, Penne e Ortona, come prevede il decreto commissariale numero 10 dell’11 febbraio scorso. Il onsiglio regionale, infatti, ieri sera ha respinto (con 12 voti a favore e 14 contrari) una risoluzione dell’opposizione di centrodestra. Si chiedeva al Presidente della Giunta e commissario ad acta della sanità, Luciano D’Alfonso, di sospendere gli effetti del decreto commissariale delle strutture con meno di 500 parti, in attesa di un’analisi più approfondita e di un nuovo studio, oltre che in attesa di attivare il servizio di trasporto per le emergenze neonatali e il servizio di trasporto materno assistito “per un miglior collegamento delle neonatologie con la rete regionale di emergenza” e del potenziamento dei reparti di ostetricia e ginecologia che resteranno attivi”. La maggioranza di centrosinistra ha rischiato di andare sotto visto che tra i banchi dell’opposizione c’erano delle defezioni, quali il consigliere di Abruzzo Futuro Gianni Di Dalmazio (all’estero) ed i consiglieri grillini Sara Marcozzi e Leandro Bracco. Prima della discussione, cui hanno assistito numerosi sindaci, c’era stata una lunga riunione dei capigruppo per trovare un’intesa. Durante i lavori l’assessore regionale alla sanità, Silvio Paolucci, ha affermato che la problematica è stata determinata dalla precedente giunta regionale di centrodestra guidata da Gianni Chiodi che non ha mai firmato il decreto di chiusura,
aggiungendo che la misura è necessaria perché perché prevista nel piano di rientro a cui la Regione è sottoposta da anni per il deficit sanitario.
Il commento di Lorenzo Sospiri (FI)
Febbo attacca il sindaco di Ortona
“E’ oltremodo gravissima e ingiustificabile l’assenza del Sindaco di Ortona D’Ottavio che ieri non si è visto durante i lavori del Consiglio regionale chiamato ad esaminare il nostro documento sulla chiusura dei Punti Nascita” – è la critica mossa dal presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo, che si chiede: “D’Ottavio pensa di difendere gli interessi della sua Città con la sua latitanza? Prenda esempio dal suo collega di Sulmona che ieri era presente, con la fascia tricolore indosso, insieme ai primi cittadini del comprensorio. Ma del resto il comportamento del Sindaco di Ortona non è nuovo e ci ha abituato a un atteggiamento ‘menefreghista’ su questioni molto sentite dalla comunità che dovrebbe rappresentare. Un altro esempio riguarda la vicenda legata alla costruzione del deposito di GPL nel porto di Ortona. Solo ora D’Ottavio sembra si sia accorto di questo imponente progetto. Ma dov’è stato fino a oggi? E’ possibile che non sia reso conto, o meglio abbia fatto finta di non accorgersi, che l’iter è in fase molto avanzata? Voglio ricordagli che non solo c’è stato il parere favorevole del Comitato Via ma giovedì 26 febbraio si è svolta la seconda conferenza dei servizi presso il Ministero dello Sviluppo economico per formalizzare il parere favorevole del governo regionale. Se davvero ci tiene alla sua città, D’Ottavio si dia una svegliata perché ci sono in ballo situazioni che saranno determinanti per il futuro di Ortona e dei centri limitrofi”.
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