Contratto annullato, iI Tar dà torto al Cus della d’Annunzio

unichDovrà sborsare anche i soldi per le spese legali il Centro Universitario Sportivo di Chieti, dopo la decisione presa dal Tribunale Amministrativo Regionale, che a Pescara ha annullato il contratto d’oro tra lo stesso Cus e l’Università d’Annunzio. I giudizi hanno stabilito l’annullamento del contratto da oltre un milione di euro (per la precisione 1,3 per 25 anni) da corrispondere al presidente del Cus, Antonio Di Marco. E’ l’ultimo capitolo, ma solo in ordine di tempo, della guerra in corso tra Carmine Di Ilio e Filippo Del Vecchio, rispettivamente rettore e direttore generale dell’Ud’A, e il presidente del Cus Di Marco. Il contratto, rilevano i giudici, è illegittimo perché non ha seguito le regole previste per le gare d’appalto e risulta privo di pezze d’appoggio. Il Cda dell’ateneo, nell’ottobre 2013, aveva deciso di auto-tutelarsi sospendendo il contratto con Di Marco, che era frutto di un precedente accordo: la transazione decretava la rinuncia, da parte del Cus, al credito di 43 milioni vantato nei confronti dell’Ud’A. A ricorrere al Tar, oltre all’Università, era stato anche il Cus, contrario alla sospensiva. Il Tar ha evidenziato come l’affidamento diretto di una concessione a carattere privatistico, come il Centro Universitario Sportivo, debba sottostare alle “procedure previste per ogni evidenza pubblica”, vale a dire l’appalto mancante.         

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