Una fitta nel cuore….. Guardare queste immagini provoca una immediata sensazione: rabbia. E anche incredulità. Non credevamo nemmeno noi (che le abbiamo amplificate ogni giorno) che fossero state pronunciate al vento quelle parole di cui politici e rappresentanti delle istituzioni locali hanno riempito per anni comunicati, annunci e atti amministrativi: la via verde della costa Teatina. Guardatela la strada da ciclo pedonalizzare, su cui costruire il futuro del nostro turismo. Guardate come è ridotta in molti punti. O meglio com’è stata lasciata ridursi per l’erosione del mare dopo la dismissione del tracciato ferroviario. Finché c’era il treno che passava, quel corridoio veniva difeso da scogliere continuamente ricaricate. Dopo lo smantellamento è stato lasciato a noi abruzzesi, che lo abbiamo ridotto così’. Mentre discutevamo e continueremo non si sa fino a quando a discutere se farci un corridoio, una via verde, o il Parco. Mentre ci accapigliamo su che nome dare al Parco, sul commissariarlo o rinviarlo, mentre discutiamo sul metro o il mezzo metro di zona di rispetto, quel metro non c’è più. Se lo è già ripreso il mare. Mentre la Regione ci mette anni per il Finanziamento Fas della via verde progettata dalla Provincia. Mentre si aspettano i fondi del Cipe senza avere un’idea su quando si cominci, la via verde, in alcuni tratti, semplicemente… non c’è più. In alcuni punti il mare si avvicina pericolosamente anche alla statale 16. Ci avevano lasciato un tesoro: noi lo abbiamo ridotto così. Andrea Natale e Marco Terrei, che hanno girato queste immagini, ci hanno destato dal sogno di poter passeggiare tra cielo e mare da Ortona a San Salvo: turismo, natura, ricchezza. Ci siamo risvegliati di nuovo nella realtà del nostro “piccolo” Abruzzo, in cui si parla di cose che non si conoscono, che nemmeno siamo capaci di osservare e che, com’è giusto, ci travolgono.

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