Crac Curti-Di Pietro bis: sfilano i testi

tancredi carmineSembra aver intrapreso una buona andatura il processo bis a Teramo su reati legati al Crac Curti/Di Pietro, che vede tra gli imputati principali il noto commercialista teramano Carmine Tancredi, socio dell’ex governatore Chiodi (qui non indagato), tenuto nel processo nonostante la richiesta dei suoi legali, rigettata dal tribunale, di annullare il capo d’imputazione o in alternativa regredire il processo alla fase preliminare. Dopo un avvio ad intermittenza i giudici hanno già calendarizzato le udienze per ascoltare i tanti testimoni in lista, già nella prossima udienza, quella dell’8 maggio, ne sono in elenco ben 26. L’udienza di oggi è stata caratterizzata, dopo l’inserimento nel fascicolo del Cd della Procura sulle rogatorie chieste in Inghilterra ed in Svizzera, dall’audizione di un test, la segretaria, nel periodo 2007 2009, della Syrius, una delle tante società sotto la lente della Procura. La teste ha confermato di aver svolto dei lavori anche per un’altra società, la Emmegi. Già condannati in primo grado per un crac da 25 milioni di euro, con sentenza impugnata in appello, Di Pietro e Curti devono rispondere in questo processo del reato di evasione fiscale, ma il Pm Irene Scordamaglia ha chiesto ed ottenuto un nuovo procedimento soprattutto perchè nella fase investigativa erano emerse delle responsabilità nei confronti di Carmine Tancredi che, secondo l’accusa, avrebbe avuto un ruolo importante nella distrazione dei fondi e nel loro trasferimento all’estero, in particolare a Cipro, in società delle quali il noto commercialista teramano sarebbe stato amministratore di fatto, ed è per questo che si ipotizza il reato di concorso in bancarotta, la cifra si aggira intorno ai 700 mila euro. Prossime due udienze l’8 ed il 22 maggio, entro la pausa estiva la sentenza.

Sii il primo a commentare su "Crac Curti-Di Pietro bis: sfilano i testi"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato


*