Nuova udienza questa mattina in Tribunale a Chieti del processo a carico dell’ex patron di Villa Pini, Vincenzo Maria Angelini, accusato di bancarotta fraudolenta per un crac di circa 200 milioni di euro, intorno alle sue aziende che gestiva insieme alla moglie Anna Maria Sollecito e alla loro figlia Chiara Angelini. Nel corso dell’udienza di oggi sono stati passati sotto la lente d’ingrandimento i conti delle società Novafin e Immobiliare San Franco e di un debito di oltre un milione di euro risalente già dal 2004. Secondo il pool di magistrati, Pietro Mennini, Giuseppe Falasca ed Andrea dell’Orso, al cospetto del collegio dei giudici presieduto da Patrizia Medica,  la bancarotta si sarebbe consuma intorno a 12 società, sei operanti nel settore sanitario privato e le altre sei società di servizi a sostegno delle prime come la Novafin, considerata la holding di famiglia. Le indagini per bancarotta fraudolenta, culminarono lo ricordiamo con l’arresto,ai domiciliari, di Vincenzo Maria Angelini, il 29 aprile 2010.
Il processo è stato aggiornato al prossimo primo marzo per il controesame dei testi.

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