video » Cratere: rischio stop agli sconti sulle tasse

soldi-euroLe imprese dell’Aquila e degli altri comuni del cratere sismico dovranno restituire il 100 per 100 delle tasse e dei contributi non versati a seguito del terremoto di quattro anni fa.
È quanto prevede il disegno di legge 588, la prossima legge europea 2013, presentata al Senato e che dovrà essere discussa e approvata dai due rami del parlamento. La norma prevede, infatti, che le partite IVA del territorio colpito dal sisma che hanno beneficiato della riduzione al 40 per cento dei contributi previdenziali INPS e INAIL debbano pagare l’intero importo non versato, a meno che le imprese ed i professionisti non riescano a dimostrare il nesso di causalità tra danno subito e terremoto. La restituzione del restante 60 per cento, se il testo della legge fosse approvato così, potrà essere effettuata in 120 rate. Secondo una prima stima sono circa 7 mila i soggetti interessati, per un esborso complessivo da circa mezzo miliardo di euro. Immediate sono state, in città, le reazioni delle associazioni di categoria e degli esponenti politici. Per la senatrice del Pd Stefania Pezzopane si tratta di una “disposizione postuma, fortemente penalizzante per le imprese del cratere. Disposizione di cui io ed altri parlamentari – sottolinea – abbiamo chiesto la soppressione attraverso la presentazione di emendamenti, su cui ci batteremo, volti a correggere un atteggiamento normativo discriminatorio”. Confindustria e l’associazione piccole industrie hanno già lanciato l’allarme: c’è un serio rischio di fallimento – sottolineano – per le imprese costrette a restituire per intero le tasse ed i contributi non versati dopo il sisma.


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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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