Credito alle imprese, voragine per l’artigianato

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impreseartigianeSe l’andamento generale del credito, in Abruzzo, nel primo semestre del 2014, segna un aumento di 174 milioni, dovuto principalmente al dato di gennaio (+407 milioni), una vera e propria “voragine” si registra nei settori dell’artigianato (-13 milioni) e dell’edilizia (-69 milioni). Il calo interessa anche le famiglie consumatrici (-42 milioni). E’ quanto emerge da uno studio condotto sui dati della Banca d’Italia dal ricercatore Aldo Ronci per conto della Cna Abruzzo. A livello territoriale, l’andamento del credito alle imprese si presenta sostanzialmente omogeneo: positivo all’Aquila (+44), Teramo (+78) e Chieti (+83); negativo a Pescara (-31). In un quadro così contraddittorio dell’andamento del credito, spiccano nello studio di Ronci altri tre elementi: la crescita dei depositi bancari e l’aumento sia delle sofferenze che dei tassi d’interesse. Nel primo caso, l’analisi segnala una crescita di 164 milioni di euro di risparmio delle famiglie; nel secondo, un incremento di 373 milioni; nel terzo l’applicazione di un tasso medio dell’8,97% sulle operazioni “a revoca”, a fronte di una media nazionale del 6,76%, e dunque con uno spread di 2,21 punti percentuali. Un aspetto, quello degli alti tassi di interesse applicati alla clientela, che è frutto anche del difficile rapporto tra “sofferenze” e credito: in Abruzzo il rapporto ha raggiunto quota 15,46%, a fronte di una media nazionale ferma a quota 10,76%. Alla luce dei dati, la Cna invoca dalla Regione un deciso cambio di passo nel sostegno al sistema dei confidi e chiede un piano di investimenti per rilanciare le grandi opere pubbliche, a partire dall’alta velocità ferroviaria, e contrastare il dissesto idro-geologico. “Nonostante la presenza del più grande cantiere edile d’Europa – ha detto il direttore regionale della confederazione artigiana, Graziano Di Costanzo – l’edilizia, insieme alle micro imprese, appare il settore in maggiore sofferenza nell’accesso al credito. E questo fa il paio con i dati, diffusi solo poche settimane fa, relativi all’andamento delle imprese. La strada, così, non può che arrivare da un piano di investimenti, perché il mercato privato è in forte crisi, e le nuove costruzioni vengono decisamente soppiantate da interventi di manutenzione e ristrutturazione”. Tra le ragioni delle difficoltà in cui versano i due comparti, a detta della Cna, proprio la cronica carenza di credito, aggravata dalla mancanza di politiche di sostegno pubblico alle imprese. Motivo, questo, che spinge la stessa Cna a chiedere alla Regione misure straordinarie a favore del sistema della garanzia: “Il recente sblocco di 14 milioni di euro deciso dalla giunta regionale – ha spiegato il direttore regionale di Fidimpresa Abruzzo, Adriano Lunelli – muove nella direzione giusta. Ora la Regione deve proseguire lungo questa strada”. E sempre a proposito di confidi, è in programma per domani, alle 17.30, a Pescara, nella sala delle conferenze delle Torri Camuzzi, un convegno dal titolo “Confidi amico, il valore della garanzia in tempo di crisi”. Organizzato dalla Cna regionale e da Fidimpresa Abruzzo, servirà a fare il punto sui rapporti tra sistema bancario e imprese, ruolo delle strutture di garanzia, intervento della Regione.

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