Cresa: Segnali di risveglio dall’Imprenditoria giovanile

rapportocresaDurante il I trimestre 2015 il miglioramento delle aspettative per il futuro sembra favorire la rinascente voglia di fare impresa da parte dei giovani under 35. Infatti, secondo i registri delle Camere di commercio, delle 2.704 nuove imprese nate in Abruzzo sono 807 quelle giovanili che quindi rappresentano il 29,8% del totale. E’ un valore leggermente inferiore al 31,0% rilevato in Italia ma comunque considerevole tenendo presente che le imprese giovanili regionali costituiscono meno del 10% del totale delle imprese registrate. Inoltre le imprese giovanili cancellate sono state 517 con un saldo positivo pari a 290. E’ quanto emerge dalle elaborazioni che il Cresa (il Centro regionale di studi e ricerche economico sociali istituito dalla Camere di commercio d’Abruzzo) ha svolto sulla base dei dati Infocamere-Movimprese, il Sistema informativo delle Camere di Commercio. Tra le province la situazione e’ diversificata: risalta L’Aquila, dove le imprese giovanili costituiscono il 34% delle nuove iscritte, mentre a Chieti superano di poco il 27%. Anche considerando il peso dell’imprenditoria under 35 sul totale L’Aquila raggiunge il 10,6% mentre Chieti resta due punti percentuali indietro. Per entrambi gli indicatori Teramo e Pescara mostrano situazioni intermedie (peso delle imprese giovanili sulle iscritte totali: rispettivamente 29,7% e 29,8%; peso delle imprese giovanili sulle registrate totali: rispettivamente 10,2% e 10,3%). La forma giuridica maggiormente coinvolta dal risveglio dell’imprenditoria giovanile e’ quella delle imprese individuali. Esse costituiscono quasi il 72% delle nuove iscrizioni giovanili mentre nel tessuto imprenditoriale nella sua globalita’ sono poco piu’ del 62%. “Concordo col presidente di Unioncamere Dardanello quando dice che tali numeri dimostrano che i giovani italiani si stanno rimboccando le maniche” afferma il presidente del Cresa Giandomenico Di Sante. “Sono dati incoraggianti tanto piu’ che nel primo trimestre 2015 sono aumentati i giovani occupati e diminuiti i giovani alla ricerca di occupazione”. Il direttore del Cresa Francesco Prosperococco aggiunge che “il settore particolarmente coinvolto da questa ventata di imprenditorialita’ giovanile e’ principalmente quello dei servizi, sia commerciali che non. Infatti, il peso delle nuove iscrizioni giovanili su quelle totali supera abbondantemente la media regionale nel commercio, nell’alloggio e ristorazione, nei servizi di informazione e comunicazione, nel noleggio e attivita’ di supporto alle imprese. Le imprese giovanili sono addirittura piu’ della meta’ delle nuove iscritte nelle attivita’ finanziarie e assicurative, nella sanita’, nelle attivita’ artistiche, sportive e intrattenimento e nelle altre attivita’ di servizi”.

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