“Chi si suicida non è depresso, è disperato”, questo il grido accorato, forte e dignitoso di Lucilla Ferrara, vedova di un imprenditore pescarese che si è tolto la vita qualche anno fa. Con Silvio Buttiglione, battagliero portavoce di quei piccoli imprenditori per i quali la vita è sempre più difficile, ha presentato il docufilm “Suicidio Italia”, per la regia di Filippo Soldi, prodotto da Alessandro Tartaglia Polcini, che domani sarà proiettato alla Camera dei Deputati. Un film forte, di denuncia, per portare l’attenzione sulla grave crisi economica e finanziaria che interessa il nostro Paese e che miete vittime. Il film che ha ricevuto critiche positive dalla stampa estera, sembra essere volutamente ignorato in Italia, secondo gli ideatori del documentario. Lucilla Ferrara è una delle protagoniste del docufilm, assieme a Tiziana Marrone, anche lei originaria di Pescara, vedova dell’artigiano 58enne che si tolse la vita davanti all’Agenzia delle Entrate di Bologna. Intanto, fa sapere Silvio Buttiglione, è in discussione alla Camera la proposta di legge di sensibilizzazione contro i suicidi, con la volontà di istituire un numero verde in ogni Asl di supporto a chi medita un gesto estremo, un servizio legale di assistenza per gli imprenditori in difficoltà e una giornata nazionale contro i suicidi, affinché, almeno, se ne parli.