7 mesi di accertamenti tecnici – 210 giorni – non sono bastati per appurare se e quali siano i difetti di costruzione dei balconi del Progetto Case. I periti della Procura dell’Aquila, nominati per l’inchiesta sui balconi in 5 delle 19 New Town realizzate dopo il sisma del 2009, devono ancora fornire risposte certe. A fine maggio è scaduta l’ultima proroga possibile per la presentazione delle perizie tecniche sui risultati delle prove statiche e sulla qualità dei materiali utilizzati. Dossier attesi dal sostituto procuratore Roberta D’Avolio, titolare dell’inchiesta affidata al Corpo Forestale dello Stato, che una volta studiata l’intera documentazione potrà decidere in merito a eventuali avvisi di garanzia. Rispetto a quanto inizialmente ipotizzato, i tempi si sono allungati notevolmente: i periti hanno usufruito di 5 proroghe da un mese ciascuna, dopo i primi 60 giorni di tempo stabiliti al momento dell’affidamento dell’incarico. L’indagine, scaturita dal crollo di un balcone il 2 settembre 2014, “per difetti di costruzione e utilizzo di materiale scadente” secondo l’accusa, ha portato al sequestro di 800 balconi di 494 palazzine dei cinque insediamenti e di una singola palazzina sgomberata del progetto Case di Cese di Preturo, quella del crollo, per garantire l’incolumità dei cittadini e assicurarsi la conservazione della prova.
Sii il primo a commentare su "Crollo balcone Progetti Case, inchiesta al palo?"