Slitta a lunedì prossimo la prossima udienza e forse la sentenza del Giudice unico de L’Aquila Marco Billi nel processo per il crollo della facoltà di Ingegneria a Roio. Alla sbarra ci sono i progettisti Gian Ludovico Rolli, 79 anni, di Roma, Giulio Fioravanti, 67, di Roma, e Massimo Calda, 63, di Bologna. Sono accusati per avere redatto il progetto architettonico e variante dell’area di ingresso del corpo A in modo incompleto e carente, tra il 1988, quando fu assegnato l’incarico, e il 1994, periodo della realizzazione. Imputati anche gli ingegneri Carmine Benedetto, 47 anni, aquilano, direttore di cantiere; Ernesto Papale, 59, di Roma, direttore dei lavori; Sergio Basile, 78, e Giovanni Cecere, 82, questi ultime due collaudatori. Parti civili sono il Comune dell’Aquila, che si e’ costituito in tutti i procedimenti sui crolli, e che in questo caso ha chiesto 1 milione di euro di risarcimento, e l’università, che ha chiesto 9 milioni: 5,5 di danno patrimoniale e 4 per i danni d’immagine che si sono concretizzati con il calo di iscritti. Nel corso delle indagini preliminari il procuratore capo della Repubblica, Alfredo Rossini, scomparso lo scorso agosto, aveva evidenziato che se il terremoto fosse accaduto in pieno giorno nella facolta’ ci sarebbero state 2 mila vittime. Nell’udienza fissata per questa mattina si è deciso il rinvio di una settimana, a causa dell’indisponibilità del magistrato.
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