Il Parlamento in seduta comune ha eletto nella tarda serata di mercoledi Giovanni Legnini e Giuseppe Fanfani come nuovi membri del Consiglio superiore della magistratura. Legnini è stato indicato dal PD per la vicepresidenza del CSM.

Giovanni Legnini, è nato in provincia di Chieti il 6 gennaio 1959. Ha iniziato il suo impegno politico a 17 anni e dopo una lunga militanza nel 1990 inizia la sua esperienza istituzionale come sindaco di Roccamontepiano fino all’anno 2002 e poi come Consigliere Comunale a Chieti. Nel luglio 2004 è stato eletto al Senato. Alle elezioni politiche del 9 e 10 aprile 2006 è stato rieletto al Senato per la lista DS in Abruzzo. Dal 6 giugno 2006 è stato eletto Vicepresidente della Commissione Bilancio e Programmazione Economica del Senato. Rieletto al Senato alle politiche del 2008, è membro della 5ª Commissione permanente (Bilancio), della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa e del Consiglio di garanzia. Nel 2013 Legnini ricopre l’incarico di sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri sotto il governo di Enrico Letta, con delega all’Editoria e all’Attuazione del programma di governo, termina l’incarico il 22 febbraio 2014 dal 28 febbraio 2014 è sottosegretario all’economia del Governo Renzi.

Oltre all’incarico di governo Legnini dovrà lasciare anche quello parlamentare. Gli subentrerebbe alla Camera il primo dei non eletti nella lista abruzzese del PD Giovanni Lolli, oggi vicepresidente della Giunta regionale. Nel caso Lolli rinunciasse al seggio in parlamento, al suo posto subentrerebbe il pescarese Gianluca Fusilli.

Lolli, bene Legnini, ma lavorare per L’Aquila
“Un grande riconoscimento del suo lavoro e del suo valore politico. Certo, resta poi la preoccupazione legittima sul fatto che avendo lui la delega all’Aquila nel governo, rimarremmo come dire scoperti. Lui è essenziale per noi”. Lo ha detto all’Ansa il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli.  Legnini deve lasciare il seggio di parlamentare e in questo caso il primo a subentrare sarebbe proprio Lolli. “Ma la mia posizione è l’ultima cosa di cui discutere – dice Lolli – deciderà il partito cosa sia meglio fare, se io debba restare qui o andare a Roma. Felicissimo per Legnini, resta da capire come risolvere l’eventuale presenza dell’Abruzzo nel Governo Renzi, ma noi per fortuna abbiamo anche la carta Pezzopane, che ha tutte le carte in regola”, chiude Lolli.

Pezzopane: ora confermare presenza Abruzzo in governo
 “L’ho sentito contentissimo e anche emozionato. Giovanni Legnini sa che il ruolo di vicepresidente del Csm è prestigioso in modo particolare”. Risponde così la senatrice aquilana Pd Stefania Pezzopane alla richiesta di un commento sull’ elezione del collega di partito chietino ai vertici dell’organo di autogoverno della magistratura. “Per l’Abruzzo intero – aggiunge – si tratta di un grande successo perché ci porta alle alte cariche dello Stato”. Ma la Pezzopane sa anche che il ruolo nel governo Renzi di Legnini è stato fondamentale per la ricostruzione post sisma. “Sono però sicura che il Pd abruzzese farà confermare la sua presenza nella compagine di governo”, risponde. Se fosse proprio lei la candidata naturale alla sostituzione di Legnini la Pezzopane spiega che “deciderà il partito abruzzese, non saprei cosa dire. Sono la meno indicata per commentare cose del genere”, conclude.

Paolucci, Abruzzo chiede spazio in Governo
 “L’Abruzzo chiederà la copertura del proprio spazio nel Governo”. Lo ha detto Silvio Paolucci, segretario regionale Pd- “La sua elezione – puntualizza Paolucci – è un riconoscimento per la persona, così bravo al governo da essere chiamato anche alle alte cariche dello Stato. Per l’Abruzzo, è evidente proprio per il suo valore, la sua presenza è stata cruciale, quindi chiederemo che questo ruolo non venga scoperto. Come, lo vedremo nelle prossime ore”.