Avendo studiato a lungo in passato il lavoro del presidente della Regione, impeditogli a suo tempo addirittura da una legge, Luciano D’Alfonso ha maturato da tempo la certezza che… il buon Governatore non deve chiudersi nell’autoreferenzialità del proprio territorio, ma ha l’obbligo di trascorrere almeno due giorni alla settimana a Roma, ed altrettanti almeno una volta al mese a Bruxelles. E’ in quelle sedi che si coltivano rapporti, si prendono decisioni, si ottengono fondi.

Ne è talmente certo…. da aver accumulato un numero di multe per eccesso di velocità sull’asse Pescara-Roma, che egli stesso ha confessato “è di certo superiore alle due” rinfacciategli nei primi sei mesi. Infrazioni “il cui costo –ha spiegato il Governatore- non è minimamente paragonabile con l’importanza e l’urgenza degli impegni istituzionali da assolvere nella capitale, e i relativi benefici per l’Abruzzo”.

Da quando il caso è scoppiato, tuttavia, D’Alfonso si è fatto più prudente. In auto viaggia sempre con… il re indiscusso delle multe in Abruzzo, noto in tutte le nostre città: Ernesto Grippo, che ha la mansione di tenere sotto controllo il contachilometri.

Il secondo gesto di prudenza è nella comunicazione alla stampa e sui social network della sua agenda quotidiana. Ieri ad esempio, nel pianificare il suo pendolarismo con la capitale, ha specificato che sarebbe tornato nel tardo pomeriggio a Pescara per partecipare ad una riunione con i sindaci “in orario compatibile” con la conclusione degli impegni a Palazzo Chigi. Una sottolineatura che in molti hanno notato.

Ma assolutamente non può sfuggire il taccuino di oggi. D’Alfonso è a Roma per numerosi appuntamenti in tutta la giornata, ma –udite udite- ci fa sapere che alle ore 21 (e non più tardi) pernotterà presso l’istituto “Nostra Signora di Lourdes”. Prima notte romana del Governatore, trascorsa in clausura e nella fede dei miracoli. E soprattutto senza… vista Pantheon.