D’Alfonso in conclave “Voglio toscanizzare l’Abruzzo”

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DAlfonsoIl paradosso è che l’Ente regione è un organismo regionalista “che non conosce i numeri sociali della sua realtà” e, di conseguenza, è “incapace di essere efficace”. C’è la necessità, quindi, di rompere con il passato per “toscanizzare l Abruzzo”, e intensificare la pianificazione strategica. Il presidente della Regione, Luciano D Alfonso, stamattina ha “composto il sacro collegio” di assessori, consiglieri regionali, tecnostruttura regionale, presidenti di enti strumentali, nella sede del Santuario di San Gabriele, dando l’abbrivio ai lavori con una ampia relazione, finalizzata ad “imporre la dritta su ciò che si deve fare”. Il Presidente ha evidenziato le gradi criticità dell’Ente Regione rispetto alla difficoltà di rapportarsi con l’Unione europea, l’assenza di obiettivi, di concentrazione, di realizzabilità. La nostra “non è una Regione funzione”, perché non è una “struttura organizzata, depersonalizzata” e che non si pone, nello svolgimento quotidiano proceduralizzato, la domanda ultima sulle questioni come l’attrattività degli investimenti, la facilitazione della vita alle imprese, la formazione, la capacità di porsi obiettivi e di pensare per obiettivi. Da qui, la necessità di “insediare oggi una nuova ambizione lavorativa” e di definire un piano dettagliato degli obiettivi, inaugurando un nuovo metodo, quello dello “straniamento dal mondo, del chiamarci fuori dal secolo, per mettersi al riparo dall’ordinario emergenziale”, come ha detto il Presidente, aggiungendo di non volersi trovare nella condizione di un “giansenista che si trova ogni quinquennio a governare la Regione, augurandosi che non accada più”. 

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