Il Cresco, il coordinamento delle realtà della scena contemporanea che in Abruzzo opera in tutte e quattro le province e comprende 13 compagnie teatrali ed oltre settanta operatori del settore, chiede una nuova legge regionale che ridefinisca il ruolo di tutti i soggetti coinvolti nel comparto dello spettacolo dal vivo riordinando nel contempo gli obiettivi e le risorse destinate alla cultura.
Il coordinamento abruzzese del Cresco chiede inoltre alla Regione di attuare delle azioni ponte a breve termine, che consentano alle realtà indipendenti di continuare ad esistere e lavorare in attesa del varo della nuova legge Negli ultimi anni, è stato ribadito, i sostegni economici della Regione sono stati quasi del tutto azzerati con il conseguente rischio che numerose realtà possano scomparire dalla scena. Pertanto, hanno ribadito stamani i rappresentanti del Cresco ai rappresentanti della Regione si richiede in tempi brevi una nuova legge regionale che preveda cinque punti fondamentali, ovvero la trasparenza nelle procedure di assegnazione delle risorse finanziarie, la distinzione nella valutazione del soggetto tra struttura e progetto, la durata pluriennale dei contributi assegnati, prevedere inoltre un capitolo di bilancio dedicato all’accesso al finanziamenti per giovani compagnie ed infine il monitoraggio costante di tutti i soggetti e degli enti erogatori.
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