Il noto scrittore americano Dan Fante, secondogenito del grande John Fante uno dei più grandi romanzieri della letteratura contemporanea originario di Torricella Peligna, come ogni anno torna in Abruzzo per presenziare al prestigioso festival in onore di suo padre. Quest’anno poi in maniera particolare in occasione del trentesimo anniversario della scomparsa dell’autore di “Chiedi alla polvere”. Dan Fante questa mattina é stato in visita negli studi di Rete8 dove ha registrato una lunga intervista che andrà in onda domani sera nella rubrica “Il Fatto” in onda alle 20.10. Dan ha parlato del suo legame con il padre e della grande influenza che ha avuto nel suo modo di scrivere, ma anche della stretta amicizia con Charles Bukowskj grande ammiratore di John Fante e nel leggere la sua ultima raccolta di poesie “Gin & Genio” edito da “Whiteflypress”, l’influenza di Bukowskj nello stile di Dan é molto evidente forse anche per via della problematica vita di Dan Fante divenuto scrittore solo dopo i 40 anni, dopo aver superato i suoi problemi con l’alcol e trovato la chiave giusta per dare forma alle sue emozioni. E’ stata anche l’occasione per parlare del cortometraggio tratto da uno dei più noti racconti di Dan Fante “Mae West” realizzato dal giovane regista franco-americano Charle Guerin Surville, con Cecile Cassel e Olivier Marchal e poi alla domanda se ha ancora piacere di venire in Abruzzo ecco come Dan Fante risponde: “L’unico modo per non tornare in Abruzzo é che qualcuno mi spari un colpo di pistola al petto”.

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