video » Dati Ice. in Abruzzo flette anche l’export

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lavoroEra ritenuta l’unica voce della nostra economia non intaccata dalla crisi, ma a sorpresa, anche l’export abruzzese flette. Dall’analisi dei dati contenuti nel Rapporto annuale sul commercio estero dell’ICE è emerso che, nel 2012, nell’ambito della fase di rallentamento nel ritmo di espansione degli scambi e della recessione in atto in Italia, l’Abruzzo ha sofferto un calo delle esportazioni del 4,8%, una contrazione che economicamente, rispetto all’anno precedente, pesa circa 6,9 miliardi. La regione si pone al quattordicesimo posto per il valore dell’export realizzato, in flessione di due posizioni rispetto all’anno precedente. Al decremento delle vendite estere corrisponde una quota sul totale delle esportazioni nazionali, pari a 1,8 punti percentuali, inferiore a quella registrata nel 2011 (era del 2,0%). Nello specifico, la contrazione dei valori di export è ascrivibile in larga parte alla flessione intervenuta nella provincia di Chieti (-7,3%), che da sola costituisce il 65,8% dei flussi regionali. Risultano invece in crescita le esportazioni di Teramo (1,3%) e L’Aquila (1,1%). Relativamente alla provincia di Pescara, per effetto di una decrescita delle esportazioni del 2,9% ci si è assestati su di un livello pari a circa 516 milioni di euro. I mercati verso i quali l’Abruzzo indirizza maggiormente le proprie vendite estere sono Germania (1,5 miliardi di euro) e Francia (1,0 miliardi di euro). Per quel che concerne l’andamento settoriale il principale comparto di riferimento è quello degli autoveicoli (che pesa per il 36,0% dell’export regionale) che, per effetto di un flessione di 3,1 punti, ha realizzato vendite estere per un valore pari a circa 2,5 miliardi di euro. La crisi dell’automotive ha inevitabilmente influenzato anche le performance dei comparti dell’indotto (parti ed accessori per autoveicoli e loro motori: -17,4%; Vetro e prodotti in vetro: -13,4%). Risultano invece in netta crescita le esportazioni relative a medicinali e preparati farmaceutici (+16,0 %, per una valore di 322 milioni di euro) e quelle relative alle macchine di impiego generale (9,2%, realizzando 321 milioni di euro). Il decremento dell’export nel 2012 è continuato nel primo trimestre del 2013, ma con intensità molto più debole. In particolare, l’ammontare delle esportazioni dell’Abruzzo nei mesi da gennaio a marzo 2013 è stato pari ad oltre 1,7 miliardi di euro.

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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