Delitto Rigante, attesa per la sentenza d’appello

giustiziaE’ la giornata delle difese nell’aula del tribunale della Corte d’Assise d’Appello all’Aquila, dove si sta svolgendo il processo di secondo grado per l’omicidio di Domenico Rigante avvenuto la sera del 24 maggio del 2012. Dopo la testimonianza assai controversa del super test Mimmo Nobile chiamato a testimoniare dalla difesa e che ieri (mentre ad attenderlo fuori della Corte d’Appello c’era una quarantina di tifosi biancazzurri) ha fornito la terza versione dei fatti secondo la quale nell’abitazione di via Polacchi a Pescara si consumò una disgrazia e che fu lui, spingendo Ciarelli, a provocare il colpo di pistola _ è attesa entro oggi pomeriggio la sentenza che stabilirà responsabilità e condanne. ad essere ascoltati questa mattina gli avvocati delle difese, le cui arringhe hanno puntato a smontare l’impianto accusatorio che ha portato in primo grado, il 3 febbraio di un anno fa, alla condanna a 30 anni di reclusione di Massimo Ciarelli per omicidio premeditato. Fu lui a sparare un colpo di revolver al giovane Rigante. Sempre in primo grado con rito abbreviato e dunque con un terzo dello sconto della pena, erano stati condannati a 19 anni e 4 mesi di reclusione per omicidio volontario anche il nipote Domenico Ciarelli e i cugini Luigi, Antonio e Angelo, che accompagnarono Massimo nella spedizione punitiva. Il rom avrebbe voluto così vendicare un’offesa ricevuta la sera prima in corso Manthonè dove fu picchiato dal fratello Antonio Rigante. L’intento delle difese è stato questa mattina dimostrare _ come in sostanza rafforzato dalla testimonianza di Nobile _ che Ciarelli non sparò per uccidere, ma per gambizzare, insomma: per procurare lesioni. Così ha spiegato uno degli avvocati della difesa, Giancarlo De Marco, che difende in particolare Domenico Ciarelli. Per De Marco c’è d’aspettarsi, al momento della sentenza, il ridimensionamento della condanna, con una pena dimezzata per i correi.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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