Che lo Stato avesse voglia di sbarazzarsi delle Province lo si è capito già da un po’, da quando sono state tagliate di molto le risorse. Intanto, in attesa che venga completato il lungo iter per la loro completa abolizione, quelle che chiuderanno il mandato in primavera saranno commissariate. In Abruzzo Teramo, Pescara e Chieti. Tutto ciò in un contesto, nello specifico per quel che riguarda la provincia di Chieti, caratterizzato già da una situazione di dissesto guidato, dopo le spese folli degli anni passati, ed un mutuo milionario che dovrà essere pagato per i prossimi decenni. Qui il presidente uscente Enrico Di Giuseppantonio, dopo aver fatto salti mortali, cerca di salvare il salvabile, ultimo provvedimento in ordine di tempo l’annuncio dei lavori di messa in sicurezza sull’asse viario Lanciano-Val di Sangro, ed intanto medita sul proprio futuro. Entro la settimana dovrà decidere se dimettersi da presidente per concorrere alla regionali, ma, nonostante gli annunci di qualche tempo fa, potrebbe al fine ripensarci, prendersi un anno sabatico e prepararsi per le politiche: “Ho ancora forti perplessità sulla competizione regionale, ho bisogno ancora di qualche giorno per decidere, in ogni caso le politiche, che a mio avviso potrebbero esserci nel 2015, sarebbero un banco di prova interessante perché avrei l’opportunità di discutere a Roma direttamente con il Governo di quei problemi che riguardano la nostra provincia, ma anche la nostra regione.”

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