Auto in fiamme a Spoltore: non è stato Di Santo

di santo ribertoCHIETI – Sesto giorno di ricerche di
 Roberto Di Santo, l’operaio 58enne di Roccamontepiano, che deve rispondere del reato di tentata strage, incendio doloso
e danneggiamento aggravato, per avere tentato di far saltare in aria, con un ordigno artigianale collegato a bombole di gpl,
martedì scorso una villetta trifamiliare a Villanova di Cepagatti.
L’uomo, poco prima aveva incendiato una vettura di un vicino di casa, mentre giovedì scorso, poco dopo le 21, aveva riservato lo stesso trattamento all’auto della sorella,
posizionandola nell’atrio del tribunale di Chieti. Intanto la notte scorsa a Spoltore  è andata distrutta una Mitsubishi a causa di un incendio doloso. Il rogo, scoppiato alle 3.50, non sarebbe però collegato a Di Santo. L’immediato intervento dei vigili del fuoco ha impedito che le fiamme si potessero propagare ad altri mezzi o costruzioni. Il proprietario dell’auto, un 50enne incensurato del posto, già ascoltato dai carabinieri, ha riferito di non avere mai subito minacce. I carabinieri del Comando provinciale di Pescara, coordinati
dal colonnello Marcello Galanzi, in collaborazione con gli altri Comandi della regione, ma anche di fuori Abruzzo, e sotto la direzione del pm Silvia Santoro, stanno proseguendo senza soste le ricerche dell’uomo, che è fuggito a bordo del suo camper di colore verde. Di Santo, con pochi soldi – le carte di credito ed eventuali bancomat, anche se la circostanza non è stata confermata dagli investigatori, sarebbero inutilizzabili perché bloccati – potrebbe avere problemi a procurarsi cibo e generi di prima
necessità.

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