Dialifluids, lavoratori abbandonati. Il 16 febbraio vertice al MISE

sciopero-2 1La pacata ma decisa manifestazione di protesta dei lavoratori della Dialifluids di Canosa Sannita, questa mattina davanti la sede della Regione in Viale Bovio a Pescara, giunge dopo mesi di assoluta inerzia di sindacati ed istituzioni rispetto alla paradossale situazione dei circa 120 lavoratori di un’azienda che non ha nessun tipo di problema, ma che ha soltanto deciso di smobilitare passando da una produzione di 3 milioni di sacche per dialisi peritonee ad appena 500 mila e che, molto probabilmente, alla ripresa dell’attività dopo la pausa estiva, farà trovare i cancelli chiusi. L’incredibile parabola discendente di una delle aziende più dinamiche nel tessuto industriale tra i Comuni della Marrucina inizia quando la proprietà passa di mano  da imprenditori svedesi ad una multinazionale tedesca. Da questo momento in poi l’incredibile calo di produzione fino alla chiusura di un’intera linea, senza mai fornire alle maestranze un piano industriale chiaro. Poi l’annuncio della chiusura anche se graduale, da settembre scorso la cassa integrazione straordinaria che scadrà a settembre, ma il concreto timore dei lavoratori che già a luglio i cancelli potrebbero restare chiusi, nel mezzo una serie di misteriose trattative con nuovi imprenditori disposti a rilevare la produzione, ma nulla trapela, anzi, dalle istituzioni fino ai sindacati giunge quasi l’invito a starsene buoni in attesa di sviluppi. Ma buoni i lavoratori della Dialifluids non ci vogliono stare e chiedono legittimi chiarimenti: “Siamo stanchi di aspettare – ci spiega Alessandro Primante rappresentante dei lavoratori – ci hanno parlato di due cordate, poi ridotta a una, ci dicono di trattative in corso, ma pare in realtà che trattative non ce ne siano affatto. Chiediamo chiarezza specialmente dalle Istituzioni  perchè tra qualche mese rischiamo di restare tutti disoccupati nell’indifferenza generale.”

I lavoratori e le RSU nel primo pomeriggio hanno incontrato direttamente (senza la mediazione dei sindacati di categoria) l’assessore regionale alle attività produttive Giovanni Lolli, per fare il punto sulla vertenza. Lolli ha assicurato che la prossima settimana parteciperà ad una assemblea pubblica a Canosa Sannita, assumendo altre informazioni nel frattempo. La data più importante in calendario resta quella del prossimo 16 febbraio, quando al MISE a Roma dovranno essere definitivamente chiarite le voci sulle ancora misteriose due aziende che sarebbero interessate a rilevare il sito produttivo.

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