Digital day per le imprese che si rivolgono alla PA

digital dayDal 31 marzo prossimo scatta l’obbligo di fatturazione elettronica per le imprese che forniscono beni e servizi alla pubblica amministrazione.
Si tratta di un obbligo di legge che cambierà radicalmente i rapporti tra Pa e fornitori attraverso una procedura semplice che consente ad ogni impresa di risparmiare una cifra media annua che l’Agenzia per l’Italia Digitale stima in circa 500 euro.
Per presentare agli operatori economici questa innovazione, i 110 Digital Champions italiani insieme alle Camere di commercio hanno incontrato le comunità economiche locali, in un evento informativo che si è svolto contemporaneamente nella maggior parte delle strutture camerali italiane, sedi ideali per l’incontro tra una pubblica amministrazione, facendo dell’utilizzo delle nuove tecnologie e della semplificazione una delle principali linee di azione. “Sburocratizzazione, velocità delle operazioni, lotta all’evasione e notevole abbattimento dei costi”, ha esordito a inizio lavori il presidente della CCIAA di Pescara, Daniele Becci. “Questo ente camerale ha subito recepito l’iniziativa nazionale per accrescere la consapevolezza e il controllo della spesa pubblica e informare le piccole e medie imprese del territorio sull’efficienza del digitale. La necessità è quella di accelerare, di adeguarsi, per essere competitivi e davvero dentro l’Europa”.
“Le Camere di Commercio sono, nel panorama della pubblica amministrazione italiana, una vera “terra di mezzo” tra istituzioni e sistema produttivo – ha chiarito il segretario generale della CCIAA di Pescara, Roberto Pierantoni – e quindi naturali promotrici di tutto ciò che semplifica la vita degli imprenditori. E’ già operativo un pacchetto software che permetterà di adempiere l’obbligo di legge”. Pierantoni ha ricordato che “la dimensione tecnologica innovativa ha consentito nel tempo di mettere a disposizione delle imprese, dei territori e delle istituzioni nuovi prodotti e servizi. Un registro imprese interamente digitale (ex L.580/1993); a seguire (nel 2002) l’introduzione della firma digitale, i passi successivi sono stati la comunicazione unica, lo sportello unico per le attività produttive, e ancora il Xbrl, acronimo di eXtensible business reporting language, lo standard internazionale che consente un’analisi immediata dei bilanci societari. Dunque – ha proseguito il segretario generale – il passaggio alla fatturazione elettronica è solo l’ultima di quelle innovazioni “virtuose” che vedono protagoniste anche le camere di commercio”.
L’incontro è stato anche l’occasione per far meglio conoscere il servizio di fatturazione elettronica espressamente dedicato alle piccole e medie imprese iscritte alle camere di commercio che abbiano rapporti di fornitura con le Pubbliche Amministrazioni. “Si tratta di una applicazione estremamente semplice e totalmente gratuita – ha spiegato nel dettaglio – Tommaso Spagnoli, digital champion – accessibile dal sito della camera di commercio, messa a disposizione dal sistema camerale, in collaborazione con l’agenzia per l’Italia digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Unioncamere e Infocamere. Al servizio si accede previo riconoscimento del titolare dell’impresa tramite la carta nazionale dei servizi (CNS), strumento introdotto dal codice dell’amministrazione digitale (CAD) per l’accesso telematico ai servizi della PA, consentendo la compilazione del documento contabile, l’individuazione della PA destinataria, la firma digitale, l’invio e relativa conservazione a norma”.
Nel corso degli ultimi anni la Camera di commercio di Pescara ha già rilasciato agli operatori oltre sette mila dispositivi di firma e autenticazioni; chi ne fosse ancora sprovvisto potrà ottenerli rivolgendosi personalmente al front office dell’ente camerale.

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