Cittadini, associazioni enti ed istituzioni sono stati chiamati a raccolta a Pescara dal WWF Abruzzo per un sit questa mattina in piazza Salotto per chiedere giustizia e la bonifica del sito delle discariche dei veleni della Val Pescara. ” Perché ora più che mai – afferma il presidente dell’Associazione Luciano Di Tizio- è necessaria una presa di posizione forte. Dopo la sentenza della corte d’Assise di Chieti non ci deve essere alcun passo indietro”. “Dopo l’ingiustizia per il disastro di Bussi a cosa serve denunciare? A chi?” afferma il Forum abruzzese dei Movimenti per l’acqua che per Lunedì 22 dicembre, ore 10:30, dà appuntamento al parcheggio Hotel Dragonara (uscita autostrada Chieti) per un breve “horror tour” con i cittadini tra i rifiuti del sito regionale per le bonifiche di Chieti scalo. Dopo l’assoluzione di tutti i 19 imputati per le cosiddette discariche dei veleni della Montedison scoperte a Bussi sul Tirino nel 2007 resta ferma l’esistenza del disastro ambientale colposo , reato che i giudici della Corte d’Assise di Chieti, presieduta dal giudice Camillo Romandini (giudice a latere Paolo Di Geronimo), hanno riconosciuto ma non perseguito per l’avvenuta prescrizione . Per i 19 imputati, quasi tutti ex amministratori e vertici della Montedison, i pm del tribunale di Pescara Giuseppe Bellelli e Anna Rita Mantini avevano chiesto 18 condanne e un’assoluzione Si attendono le motivazioni della sentenza dopo di che scatteranno i ricorsi annunciati dalla Procura di Pescara , dal Ministero dell’Ambiente e dalla Regione Abruzzo. Intanto il magistrato Aldo Aceto,il Pm che coordinò le indagini sulle famigerate discariche e che attualmente è giudice in Cassazione, ha commentato così la sentenza: ” Che figuraccia per l’Abruzzo! continuiamo ad ospitare una pattumiera “.
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