video » Dragaggio: gli operatori portuali dimenticati

operatoriportualiChe ne é stato degli operatori portuali di Pescara? Il ritorno in mare dei pescherecci sembra aver d’incanto risolto tutti i problemi legati al mancato dragaggio, ma non é evidentemente così, visto che un’altra importante fetta dell’economia portuale di Pescara é ancora ferma al palo. Parliamo delle Agenzie marittime, delle imprese portuali, di piloti ormeggiatori, spedizionieri doganali, cantieri navali, servizi anti incendio ed antiinquinamento, ricevitori dei prodotti petroliferi, tutte attività ormai da quasi due anni bloccate senza uno straccio di prospettiva sul loro futuro, in mancanza di notizie certe sul dragaggio della darsena portuale, sull’eventuale prolungamento degli ammortizzatori, e soprattutto della situazione del Piano Regolatore Portuale ancora bloccato nei cassetti della Regione. In una nota gli operatori del Porto di Pescara lanciano un nuovo allarme denunciando, tra l’altro, il mancato arrivo degli indennizzi per le aziende in crisi. Alcune di queste hanno addirittura dovuto chiudere i battenti, come la Società Armatrice delle navi cisterna che si occupava del trasporto petrolifero, fallita a causa della mancata operatività dello scalo pescarese. La Società aveva acquistato  una petroliera, la Tigullio, per decine di milioni di euro per poter approvvigionare i depositi di Pescara, ma dopo un anno non ha potuto più onorare il contratto per mancanza di un adeguato pescaggio. Intanto nell’area prima riservata agli operatori portuali fa bella mostra di se la stazione marittima ristrutturata grazie a cospicui contributi pubblici ma mai aperta, e peggio ancora da qualche giorno il bivacco di diversi giostrai, al posto delle tensostrutture che prima procuravano ombreggi ai turisti in partenza per la Croazia, altro ricordo lontano.


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