Ecoesse, si indaga sull’ipotesi bancarotta

Chieti copiaIl passaggio – chiave è fissato per sabato 22 novembre. In tribunale a Chieti ci sarà l’udienza per decidere l’eventuale fallimento della Ecoesse, la società che aveva stipulato con l’amministrazione comunale del capoluogo una convenzione per la gestione dei parcheggi a pagamento. A cominciare da quello simbolo, in via Gran Sasso, sotto al terminal dei bus, collegato con le scale mobili progettate e inaugurate ai tempi del monocolore democristiano. L’ipotesi di reato sulla quale indaga la Procura di Chieti è quella di bancarotta fraudolenta per distrazione, con l’inchiesta che è partita dalla denuncia presentata da un imprenditore locale e che è stata sviluppata dagli accertamenti della Guardia di Finanza. Secondo quanto stipulato nella convenzione, la Ecoesse avrebbe dovuto effettuare lavori di ammodernamento del parcheggio di via Gran Sasso oltre a versare al Comune di Chieti una quota parte degli incassi dei parcheggi. Obblighi che non sarebbero stati rispettati ed anzi, anche attraverso una scissione societaria non chiara, sarebbero stati distratti dei soldi. E’ quanto vuole accertare la Procura con la Ecoesse che è stata messa in liquidazione e che ora rischia il fallimento.

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