Edimo: tavolo permanente per seguire la vertenza

EdimoCi sarà un tavolo permanente che seguirà passo passo la vertenza della Edimo Spa dichiarata fallita dal Tribunale di Roma. Questa mattina, nel corso della riunione convocata dal vicepresidente della Regione Giovanni Lolli, il numero uno del Gruppo Edimo, Carlo Taddei, ha riferito a sindacati e istituzioni che il Gruppo ha elaborato una strategia che “allo stato non è possibile disvelare” e che “sarà in parte resa nota tra una settimana”. L’incontro promosso da Lolli, al quale era presente anche il sindaco Massimo Cialente, ha permesso a sindacati e istituzioni di elaborare invece una propria strategia “che prevede – spiega Lolli – il monitoraggio permanente della vertenza e l’incontro a breve con il curatore fallimentare. Ci troviamo di fronte – ha spiegato Lolli – ad una vertenza complessa dai risvolti difficilmente ipotizzabili. Tra diretto e indotto ci sono in ballo oltre 500 posti di lavoro e per questa città sarebbe una mazzata tremenda nel caso in cui la vertenza dovesse avere esiti negativi”. Lolli ha detto a sindacati e proprietà di aver avuto nei giorni scorsi un primo colloquio con il curatore fallimentare, “che – ha spiegato – mi è sembrato una persona che ha perfettamente percepito il ‘carico sociale’ che si porta dietro la vertenza. L’importante è evitare che il fallimento della Edimo Spa generi un effetto domino sulle altre aziende del gruppo o sulle aziende, anche esterne, legate comunque ai lavori commissionati alla Edimo”. Rilevante è anche il nodo legato all’erogazione degli ammortizzatori sociali ai lavoratori in cassa integrazione: bisognerà vedere se tale misura potrà essere confermata alla luce della dichiarazione di fallimento, in ragione anche dell’entrata in vigore del Job Act. Il Gruppo Edimo comunque potrebbe chiedere nei prossimi giorni lo stato di crisi per le altre aziende del Gruppo in modo da accedere alla Cig che può essere revocata in qualsiasi momento. Per i sindacati, invece, “è prioritario avere al più presto un incontro con il curatore fallimentare per vedere le strategie che intende portare avanti nella gestione del fallimento”. Nel corso dell’incontro è stato poi affrontato il nodo ricostruzione. Il Gruppo Edimo ha un peso essenziale nel processo di ricostruzione post sisma: all’Aquila si contano tra i 40 e 50 cantieri aperti e lo stesso Gruppo partecipa ad all’Ati legata ai sottoservizi del centro storico. 

Questa la nota diffusa ieri dal patron di Edimo, Carlo Taddei

“La famiglia Taddei e tutta la dirigenza sono impegnate giorno e notte a salvaguardare il futuro occupazionale e produttivo del Gruppo, evitando che quanto accaduto possa causare conseguenze ancora più drammatiche. Il pensiero va ai dipendenti, ai fornitori e ai committenti che, da sempre, ci sono vicini. Tanto che il rapporto, fin dal 1969, non è mai stato di dipendenza, ma di fratellanza. Anche se non riusciamo ancora a capacitarci di un epilogo tanto inatteso quanto funesto, per il quale stiamo facendo verifiche interne per stabilire la causa e quando ci saranno i risultati ci pronunceremo. Il nostro obiettivo, che perseguiremo con tutte le nostre forze, è uscire prima possibile da questa situazione drammatica che, rimarchiamo con chiarezza e fermezza, non è dipesa dalla nostra volontà. Visto che siamo da anni in prima linea per superare gli ostacoli generati da una crisi europea e locale senza precedenti. Per contrastare il periodo difficile, da tempo abbiamo promosso un’azione di ristrutturazione fatta di tagli e tanti sacrifici da parte di tutti. Il nostro programma, tuttavia, prevedeva una ripresa nel prossimo autunno con il conseguente inizio del rientro delle esposizioni. Vogliamo dare seguito alle attività per salvaguardare posti di lavoro e quindi famiglie. Lunedì scorso abbiamo spiegato la nostra strategia e illustrato le problematiche ai dipendenti e ai sindacati, comunque il nostro auspicio è di riprendere l’attività prima possibile. Eventuali osservazioni e critiche che vengono da persone incompetenti le consideriamo errate e superficiali, dal momento che non sono avvalorate da quanto accaduto. In riferimento agli sviluppi, sarà nostra cura e impegno, nei giorni a venire, tenere aggiornati dipendenti, fornitori e l’opinione pubblica sulle scelte e le decisioni che si andranno ad adottare per voltare pagina. Vogliamo uscire assolutamente da questa situazione per dare risposte nel minore tempo possibile ai dipendenti, all’indotto e alla città intera”.

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