Giovanni Legnini, vicepresidente del Csm, Alfredo Morvillo, vicepresidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone e Procuratore della Repubblica di Termini Imerese, Ciro Lungo, Comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato, Valerio Santoro della Rai, Francesco La Licata, giornalista, e Gianfranco Conti, architetto: questi i premiati nell’ambito della quinta edizione del Premio ‘Educals’, conferito dal Comune di Montesilvano alle personalità che si sono maggiormente distinte nell’educazione alla legalità. La cerimonia di consegna dei premi si è svolta nella città adriatica. All’evento – il premio ogni anno vede il coinvolgimento degli studenti delle scuole elementari, medie e superiori di Montesilvano – hanno preso parte centinaia di studenti. Presenti, oltre ai premiati, il sindaco Francesco Maragno e l’ideatore del Premio, Federico Gentilini. A Legnini il premio è stato conferito “per la rappresentatività del patrimonio ambientale abruzzese testimoniata nell’intero cursus istituzionale e nella propria formazione”. A Morvillo “per l’azione profusa nella restituzione ai giovani delle risorse del territorio sottratte alla mafia”. Al Cfs il premio è andato per “per la collaborazione istituzionale garantita agli studenti, nel progetto ‘Educals reserve-natura sicura’. Santoro è stato premiato “per le progettualità di promozione e sviluppo attraverso nuove tecnologie sperimentate nella Regione Abruzzo”, La Licata “per la comunicazione narrativa e storica del profilo personale di Giovanni Falcone” e Conti “per la ricerca originale che ha permesso di trasformare le ‘case di terra’ di Casalincontrada da simboli atavici ad habitat di cui promuovere esperienza”. Nell’ambito della cerimonia si è svolto anche il convegno dal titolo “Natura: un diritto da amare – seminario legalità”. . “Educare alla legalità – ha detto Maragno – significa facilitare la partecipazione responsabile alla vita sociale, sviluppare la concezione del diritto come espressione del patto sociale, valorizzare la nozione di interesse comune. Per recuperare e per affermare il valore della cultura della legalità, occorre promuovere il concetto di cittadinanza fondato sulla coscienza di due principi essenziali: quello del ‘diritto’ e quello del ‘dovere'”.