Il 18 marzo, alle ore 10.30, presso il Rettorato dell’Università degli studi D’Annunzio, verrà sottoscritta dal Comando Regionale Abruzzo del Corpo Forestale dello Stato e dal Museo dell’UdA una convenzione per intensificare la reciproca collaborazione nelle attività di educazione ambientale. Tra le iniziative più rilevanti vi è la realizzazione di una esposizione (all’interno del Museo universitario) nella quale sarà presentata una parte del patrimonio naturalistico di cui è depositario il Corpo Forestale dello Stato, in forza dei sequestri effettuati nella lotta al traffico illecito di specie in pericolo. La Convenzione di Washington (identificata con l’acronimo CITES) è il trattato internazionale, cui aderiscono oltre 160 paesi nel mondo, che regolamenta il commercio di numerose specie di animali e piante minacciate di estinzione. L’uso sostenibile delle risorse naturali, nel rigoroso rispetto delle previsioni della CITES, costituisce, con un giro d’affari a livello mondiale di circa 200 miliardi di dollari, occasione di sviluppo di popolazioni svantaggiate e di mantenimento di attività economiche importanti, anche in Italia. Il Corpo Forestale dello Stato, organo nazionale competente, controlla la corretta applicazione della Convenzione su tutto il territorio nazionale ed è preposto alla conservazione dei reperti confiscati grazie alle numerose operazioni di polizia giudiziaria realizzate in oltre 20 anni di attività. Tali reperti costituiscono una importantissima testimonianza dei crimini perpetrati contro la conservazione della flora e fauna selvatiche; la loro corretta esposizione, unita a corretti messaggi educativi, contribuisce ad innalzare il livello di coscienza collettiva sulla necessità di un uso sostenibile delle risorse, assicurando il mantenimento della biodiversità globale. Il Museo universitario si identifica, anche in questo campo, come una struttura di riferimento territoriale e nazionale, non solo per la conservazione di importanti reperti scientifici, ma anche per la migliore e più elevata azione di ricerca, di tutela e di divulgazione del patrimonio naturalistico. Da qui l’urgenza di creare un collante tra i due firmatari che permetterà di stimolare, incentivare e implementare l’attività scolastica di ogni ordine e grado , proprio mediante l’esposizione e la fruizione del patrimonio che verrà condiviso. L’allestimento sarà curato da professionisti del Museo Universitario di concerto con il CFS.