Procede il cantiere per la realizzazione dell’elettrodotto sottomarino Montenegro – Italia, che approderà in zona Villaggio Alcyone a Pescara. Un pontone ha lavorato per tutta la giornata di domenica, insieme a un’imbarcazione, a circa 430 metri dalla riva, a Fosso Vallelunga, per il primo tubo che dovrà contenere i cavi elettrici, di corrente continua che, secondo Terna, non potrà creare campi magnetici nocivi alla salute. Il tubo sottomarino ha raggiunto la boa arancione che si scorge dalla riva. Il progetto di Terna, tuttavia, che condurrà l’elettrodotto fino a Cepagatti, centro che sarà un punto di snodo dell’energia prodotta in Montenegro, sta continuando a suscitare proteste e polemiche. Proprio a Cepagatti ma anche a San Giovanni Teatino, sono nati comitati civici che stanno organizzando manifestazioni di dissenso. Lungo la Tiburtina, sotto la quale passerà il cavo, sono stati affissi sugli alberi che costeggiano la strada volantini con la scritta “No Terna”, contro il cavo che attraverserà oltre a Pescara, i comuni di San Giovanni Teatino, Spoltore e Cepagatti. Secondo il Comitato e il sindaco di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci, il cavidotto penalizzerà tutti i residenti e i proprietari di immobili della Tiburtina, non solo durante l’esecuzione delle opere ma anche perché li costringerebbe a convivere per sempre con uno dei più potenti cavidotti del paese. Intanto il 20 febbraio, dopo l’incontro con i cittadini al Flaiano di Pescara, Terna organizzerà un nuovo dibattito, stavolta a Lanciano, per dare informazioni sull’elettrodotto Villanova – Gissi. La Terna si è resa disponibile per un incontro dedicato alla linea elettrica oggetto di attenzione e contestazioni da numerosi mesi tanto da far intervenire anche la Magistratura. I dubbi di chi è contrario non sono pochi: secondo i comitati decine di sostegni sarebbero stati previsti in piena aree a rischio idrogeologico e gli stessi sostegni dei cavi elettrici sarebbero poi di una tipologia diversa rispetto agli elaborati depositati per la Valutazione di Impatto Ambientale e progetto autorizzato. Inoltre mancherebbe il coinvolgimento di Comuni.
I vari Comitati hanno chiesto la sospensione dell’esecuzione dell’opera e di riesaminare tutte le autorizzazioni e pareri rilasciati.
Mentre il 28 febbraio, ci sarà una grande manifestazione di protesta a Villanova di Cepagatti, in cui comitati e cittadini contrari, diranno No al progetto di Terna.