Terna e comitati contrari alla realizzazione dell’elettrodotto alla resa dei conti oggi in Consiglio regionale. Prima della discussione vera e propria in aula l’audizione a porte chiuse tra i rappresentanti dell’azienda e gli amministratori regionali, una specie di affronto per la folta delegazione di cittadini, amministratori locali ed associazioni che da mesi si battono contro un’opera, come hanno detto, imposta da un unico funzionario regionale, l’ex super dirigente Sorgi, senza concertazione, e portata avanti forzando le regole, senza le dovute prescrizioni ed estorcendo accordi bonari ai piccoli proprietari terrieri e li dove ci si trovava di fronte ad una legittima opposizione, attraverso delle querele; installando piloni su frane attive e passaggi su zone a rischio come a Filetto, dove l’opera sfiora ben due metanodotti. Un elettrodotto, sempre secondo i comitati, inutile perchè il fabisogno di energia é stato raggiunto, e dannoso. Dal canto suo Terna ribadisce che tutta la procedura é stata portata avanti nel pieno rispetto delle regole, che sono state ottenute tutte le autorizzazioni necessari e che non c’é nessun rischio per la popolazione, anzi che l’opera é assolutamente necessaria e garantirà anche un notevole risparmio ai cittadini, ma a farsi portavoce delle istanze dei cittadini, oltre al vice sindaco di Lanciano Valente e al sindaco di S.Giovanni teatino Luciano Marinucci, i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che hanno presentato un elenco con 21 quesiti ai quali la Regione deve rispondere: “Sono 21 opportunità che la Regione ha – spiega Sara Marcozzi – per bloccare quest’opera che gli abruzzesi non vogliono.” Dal canto suo il presidente D’Alfonso, dopo aver confessato che come persona fisica é contraria all’opera e che se fosse stato lui alla guida della Regione quando tutta la vicenda é iniziata non avrebbe consentito di arrivare a questo punto, ha indicato alcune ipotesi d’intervento, dopo aver annullato la determina Sorgi, una costituzione ad audiuvandum, ovvero, in caso di processo amministrativo di sostegno al ricorrente e : “il coinvolgimento di una delle più alte competenze in materia – ha sottolineato D’Alfonso – come il nostro neo segretario generale Cristina Gerardis, già legale dello Stato al processo sulla discarica dei veleni di Bussi, la quale sarà chiamata a rivedere punto per punto l’intero procedimento per individuare eventuali punti di concreta opposizione.”
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