Che il voto di Chieti fosse “attenzionato” dai quattro punti cardinali regionali era cosa nota, che a soli tre giorni dall’esito delle urne supplementari del ballottaggio di domenica scorsa vi fossero già reazioni partitiche forse era meno prevedibile. Quattro i protagonisti delle ultime ore: D’Alfonso e Marzoli da un lato, quello del Pd dello sconfitto Luigi Febo, e Sospiri e Pagano dall’altro, quello del riconfermato sindaco Umberto Di Primio. Ma andiamo per ordine: in casa Pd a rompere le fila dei generici commenti post elettorali è il Governatore Luciano D’Alfonso con un lapidario “Marzoli è il futuro a Chieti”: lo stesso D’Alfonso che aveva scelto di puntare tutta la posta elettorale teatina in quota Pd su Luigi Febo, lo stesso che all’indirizzo dell’oggi acclamato Marzoli non aveva orientato così esplicite parole di lode quando il giovane super votato, primo della sua lista con 449 preferenze, aveva provato a ritagliarsi un posto al sole nelle primarie che poi incoronarono Febo. Una reazione elettorale quella di D’Alfonso quantomeno repentina a giudicare dalle settimane trascorse a Chieti in aperta campagna elettorale pro Luigi Febo e ora quasi cancellate d’un solo colpo. L’altra faccia della medaglia ballottaggio ci porta in casa centrodestra dove la vittoria di Umberto Di Primio ha registrato gli applausi e i complimenti, anche molto social, di Nazario Pagano: auguri e congratulazioni del coordinatore regionale di Forza Italia che non sono affatto piaciuti al capogruppo a Palazzo dell’Emiciclo Lorenzo Sospri il quale ricorda, innanzitutto a Pagano, il rischio corso a Chieti quando Forza Italia, su indicazioni dello stesso coordinatore regionale, era ad un passo dal scegliere la corsa in solitaria mal digerendo l’indicazione di Di Primio e del Nuovo Centro Destra di Alfano. Sospiri non ha gradito, molto in sintesi, il passaggio degli auguri di Pagano a Di Primio in cui il coordinatore azzurro plaude al senso di unità dei due partiti risultata a suo dire la vera scelta vincente. Intanto, oggi il riconfermato primo cittadino verrà proclamato con tanto di giuramento in tribunale, mentre pare sia certo che il primo consiglio si terrà nella sala consiliare della vicina Provincia dopo che nelle settimane scorse era stato disdetto il troppo oneroso affitto dei locali ex Upim utilizzati per cinque anni dall’assise civica.
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