Il Movimento 5 Stelle in Abruzzo si spacca alla vigilia della prima vera sfida sul territorio dopo lo straordinario risultato delle scorse politiche. Ad alzare il polverone gli attivisti di base del Movimento, quelli che, non da oggi, hanno sposato subito la filosofia grillina di partecipazione democratica alle vicende politiche e sociali, hanno ottenuto certificazioni direttamente da Beppe Grillo, sono accreditati all’unica piattaforma di riferimento, il blog del leader genovese, ed hanno dato un contributo – come sostengono con fermezza – importante alla diffusione delle idee. Una nutrita rappresentanza ha voluto oggi incontrare la stampa per fare una serie di denunce abbastanza gravi. L’esistenza di un comitato ristretto guidato, a loro dire, da due deputati abruzzesi, Gianluca Vacca ed Andrea Colletti, che avrebbe già deciso lista di candidati, malgrado un post dello stesso Grillo che ribadisce l’importanza dell’uso delle primarie. Nulla di particolarmente grave se tutto si limitasse ad una sorta di dibattito interno, ma, secondo gli attivisti, i due deputati sarebbero andati anche oltre mettendo in moto una vera e propria macchina del fango contro chi non la pensa come loro. A testimoniarlo una sfliza di e mail diffamatorie diffuse: “Siamo stati letteralmente linciati – denuncia Paolo Leonetti –  minacciati, additati come la frangia violenta del movimento e solo perchè abbiamo chiesto trasparenza rispetto non solo a scelete di natura elettorale.” I sospetti ricadono su un gruppo legato a Vacca, all’interno del quale ci sarebbero personaggi legati alla Medoil Gas, ma ancora peggio, un’associazione la “Novaexpress” attribuibile a Fabio Stella, portaborse di Vacca, che, secondo Fabrizio Catullo, avrebbe beneficiato di contributi mai rendicontati, nonostante le richieste di trasparenza avanzate dallo stesso Catullo. In buona sostanza la vecchia politica applicata al cosiddetto nuovo che avanza e che, al di là della raffica di esposti in Procura, già spediti, impone una spaccatura insanabile secondo la quale la maggior parte dei grillini arriva ad affermare che il deputato Gianluca Vacca non li rappresenta più.

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