A Pescara l’emergenza idrica dovrebbe terminare non oltre le 17.00. Questo, almeno, é quello che assicura l’Aca dopo la rottura di una guarnizione di una conduttrice a Torre dè Passeri che ha lasciato a secco 19 comuni tra cui il capoluogo adriatico. Già alle undici di questa mattina i tecnici avevano cominciato ad immettere acqua nei serbatoi con un flusso di 250 litri al secondo gradualmente aumentato alle 12.30 fino a 450 litri al secondo, per le zone del centro e di Via Tiburtina. Un aumento graduale per non caricare troppo le tubature già abbondantemente vetuste. E proprio su questo aspetto si concentrano le lamentele dei cittadini e degli amministratori locali. Il vice sindaco di Pescara, nonchè assessore comunale alla protezione civile,  Berardino Fiorilli, già abbondantemente irritato per essere stato avvisato con due ore di ritardo dall’Aca, se la prende proprio con la mancanza di adeguamento delle infrastrutture idriche: “Non é possibile che nel 2013 ci troviamo a vivere disagi di questo tipo. E’ la seconda volta nel giro di pochi mesi che siamo costretti a gestire questa emergenza, anche in questo caso abbiamo dovuto far arrivare da San Salvo un’auto botte da 8000 litri d’acqua per venire in soccorso degli abitanti di Portanuova e del Centro, oltre all’acquisto di oltre 5000 bottiglie d’acqua.” Primo intervento del Comune quello di portare acqua alle strutture sanitarie ed alle scuole, tra queste quella di Via Milano e Borgo Marino Sud hanno, invece, deciso autonomamente di restare chiuse.

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