Enel: la causa dei blackout è il maltempo. Riparazioni in corso, mentre arrivano i gruppi elettrogeni

Arresto-dei-Carabinieri

enel tralicciL’Enel ha reso noto che, alle ore 18.00 di oggi, erano circa 35.000 le utenze ancora disalimentate dal blackout di due giorni fa. Si continuerà comunque a lavorare, anche di notte. Intanto, per le utenze che non potranno essere rialimentate entro la serata, arrivano i gruppi elettrogeni: ad annunciarlo è stato il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, che ha concordato con il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, l’utilizzo dei macchinari presenti nel campo base dell’Interporto di Avezzano. La Regione ha fornito l’elenco dei 18 Comuni che saranno forniti dei gruppi: in provincia di Chieti, Castelguidone, Colledimacine, Colledimezzo, Palmoli e San Martino sulla Marrucina, per un totale di 3.095 utenze; in provincia di Teramo, Arsita, Castelli e Penna Sant’Andrea per un totale di 1.807 utenze; in provincia di Pescara, Carpineto della Nora, Catignano, Cugnoli, Nocciano, Pietranico, Roccamorice, Salle, Sant’Eufemia a Maiella, Vicoli e Villa Celiera per un totale di 6.040 utenze. Questa mattina a L’Aquila Eugenio Di Marino, responsabile della rete di distribuzione Enel per il centro Italia, ha fatto il punto della situazione sui blackout. “Ci sono stati seri danni sia alla rete di trasmissione nazionale che alla rete di distribuzione di tutta la fascia pedemontana che va sotto al Gran Sasso e alla Majella”, ha spiegato. “Ci sono stati sovraccarichi di neve sopra tralicci e cavi”, ha aggiunto, “con manicotti di ghiaccio e fortissimo vento che sono in grado di spezzare conduttori e anche sostegni. Troviamo lungo le linee (sono circa 130mila quelle che sono state offese), dei tratti con dei conduttori spezzati e anche pali rotti per cui stiamo riportando a continuità i conduttori e, laddove serve, ritirando su i sostegni. Quando la riparazione ha degli effetti di esecuzione molto lunghi interveniamo con dei gruppi elettrogeni, rimandando le azioni di recupero definitivo in un secondo momento”. Sono circa 100 i gruppi elettrogeni impiegati dall’Enel ai quali si aggiungono quelli messi a disposizione dalla Protezione civile. La rete di distribuzione per l’Enel in Abruzzo è estesa 36mila chilometri, con 12.100 cabine secondarie, ossia i “punti” da cui si dipanano le linee della bassa tensione che raggiungono le utenze. Ad essere state danneggiate dal maltempo, sono circa 130 linee, l’Enel non ha ancora stimato il costo dei danni, ma comunque saranno di milioni di euro. I Comuni interessati sono per lo più nelle province di Teramo, Pescara e Chieti, ma danni ci sono stati anche in provincia dell’Aquila. Di Marino ha spiegato che “la rete abruzzese non è inadeguata”, rispondendo così alle polemiche.”Questi sono eventi assolutamente eccezionali e purtroppo negli ultimi anni ci ritroviamo sempre più frequentemente con questi fenomeni dovuti a un cambiamento meteorologico evidente”. Tecnologicamente i nuovi impianti sono più resistenti di quelli di 30 anni fa, ma “questa non è un’assicurazione totale”, ha aggiunto l’ingegnere, “perché dipende dalla violenza dell’evento: venti a 150 chilometri orari come verificati in questi giorni, sono oltre i 65 o 130 km orari previsti per progetto”. Quella di oggi è la giornata decisiva per l’Enel, in cui si cercherà di arrivare a limitare le utenze non alimentate dall’energia elettrica. “Ci sta assistendo il tempo fino a questo momento, per cui le maestranze sul territorio stanno lavorando ed eseguendo qualcosa come 300 piani di lavoro”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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