video » Esonda il fiume nella notte, ora si contano i danni

Fiume Pescara Marco CipollaSono da poco passate le 20 quando lungo le golene, nord e sud, di Pescara scatta l’allarme: il fiume ha invaso tutto con acqua e detriti, fango e oggetti trascinati dalla furia violentissima di un fiume incontenibile.La memoria corre veloce al 1992 quando il Pescara lasciò dietro di sè danni e ferite, paura e polemiche. Ieri sera e poi durante tutta la notte, fino alle prime luci di un’alba che sembrava non voler sorgere , Pescara si è ritrovata in un silenzio surreale rotto solo dal rumore di sirene che hanno sfrecciato per ore e ore senza dar tregua a uomini e mezzi dei soccorsi. Oggi sarà pure sorto un tiepido sole sul capoluogo adriatico, ma la conta dei danni è impietosa e drammatica tenendo conto che il fiume è ancora in piena, le dighe continuano ad esser aperte ogni tre, quattro ore e il colpo d’occhio lungo le golene racconta di distruzione e danni ancora difficili da calcolare. E’ un’emergenza continua, davvero in ogni angolo della città e anche se oggi c’è il sole Pescara prova a risollevarsi ancora una volta come fece nel 1992.


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