Pescara si è svegliata con un pallido sole ma nel capoluogo adriatico è ancora emergenza dopo le piogge torrenziali degli ultimi due giorni. Resta la massima allerta per il fiume Pescara che già ieri era esondato in diversi punti della città, costringendo all’ evacuazione di alcune abitazioni a pian terreno nella zona di Portanuova, e in particolare a Villaggio Alcyone, via Raiale, via Aterno e nella notte nella zona della Fater al confine con il comune di San Giovanni Teatino (Chieti). Sono circa 600 le persone che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni. Le golene nord e sud del lungofiume nel tratto cittadino sono completamente allagate con l’acqua che continua a defluire in maniera impetuosa. Nella notte è proseguito il lavoro di monitoraggio del corso d’acqua così come il lavoro al Coc (Centro operativo comunale) rimasto aperto ininterrottamente da 48 ore. Come ha spiegato questa mattina il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia “il miglioramento del tempo ci permette di lavorare con maggiore tranquillità. Ci preoccupa però il fiume Pescara. Pensavamo che nella notte, con la fine delle precipitazioni piovose la situazione migliorasse, e invece il corso d’acqua scorre ancora impetuoso, anche a causa dello scioglimento in montagna della neve caduta abbondante la settimana scorsa. L’innalzamento delle temperature – ha proseguito il primo cittadino – è stato un grosso problema così come una situazione meteo sicuramente eccezionale”. Il Coc ha comunicato che da ieri una vasta zona di Pescara sud è senza energia elettrica. Il blackout è dovuto al riposizionamento e alla riparazione di alcune cabine Enel. In giornata la situazione dovrebbe tornare alla normalità. Molte strade allagate e chiuse ieri al traffico sono state però riaperte. Anche oggi a Pescara le scuole sono chiuse.
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