Esplosione asilo Piano d’Accio: Casari rinviato a giudizio

casariRinvio a giudizio con l’accusa di crollo colposo per Roberto Casari, ex presidente della Cpl Concordia, arrestato qualche giorno fa nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli sugli appalti per la metanizzazione a Ischia. A deciderlo è stato il Gup di Teramo, Giovanni De Rensis. Insieme a Casari, a processo il 6 ottobre, anche i Teramani Alfredo Lupi, responsabile dell’area tecnica della Cpl Abruzzo, e Walter Lucidi, dipendente della Cpl, oltre a Daniele Spiaggiari e Massimo Lancia della cooperativa emiliana. Al momento del rinvio a giudizio Casari era presente in aula.
I fatti si riferiscono all’esplosione della scuola di Piano d’Accio, avvenuta a ottobre 2013. Fu un caso fortuito se l’esplosione dell’asilo a Teramo non provocò una strage: al momento dell’incidente i bambini avevano infatti da poco lasciato la scuola, dopo l’orario pomeridiano.
Secondo la Procura, la Cpl Concordia, affidataria della gestione degli impianti termici in gara Consip per conto dell’amministrazione comunale di Teramo, non avrebbe gestito adeguatamente la manutenzione del vano caldaia nel quale si verificò la tremenda esplosione. In particolare le accuse riguardano due aspetti tecnici: la celletta in cui era alloggiato il contatore, da cui è partita la fuga di gas, non sarebbe stata realizzata a norma; anche il vano caldaia peccava del rispetto di alcune norme di sicurezza, poiché una griglia di aerazione risultava di dimensioni inferiori al necessario e posizionata in un punto sbagliato, tanto da non consentire una rapida fuoriuscita del gas in eccesso verso l’esterno.

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